Si chiama Government Security Program ed è il progetto con il quale la Microsoft intende aprire agli uffici governativi preposti il proprio codice. L’accordo è già stato firmato da stati quali Russia e Svizzera, è escluso a stati quali Cuba e Iraq, ed ora si stanno aprendo le porte per la firma italiana.
A spianare la strada all’accordo ecco le parole del ministro Lucio Stanca: “Strategico e importante per la sicurezza e l’interoperabilità dei sistemi informatici, una tappa miliare per lo sviluppo delle nuove applicazioni tecnologiche di cui beneficerà anche il nostro Paese”. L’apertura del codice Microsoft permetterà infatti di controllare il livello di sicurezza dei propri apparati e soprattutto di sfruttare l’interoperabilità con pacchetti software sia proprietari che Open Source.
Da parte del governo si tratta di un grande passo avanti sia nel campo della sicurezza che del rinnovamento informatico della pubblica amministrazione: le parole del ministro Stanca più volte hanno ribadito l’importanza delle basi di dati ed in particolar modo della loro solidità anche di fronte a possibili attacchi di matrice terroristica; da parte Microsoft l’accordo costituisce una forte spallata al “cancro” Linux (così lo aveva definito tempo fa Craig Mundie, vicepresidente della casa di Redmond), con un rilancio dei sistemi Windows in ambito governativo.
Il progetto Government Security Program, inoltre, costituisce una forte strategia di immagine in quanto Microsoft va a riguadagnare posizione e credibilità proprio nel settore visto come il tallone d’Achille degli ultimi anni: la sicurezza.