La provocazione lanciata da Jean-Noel Jeanneney, Presidente della Biblioteca Nazionale di Francia, in relazione all’imperialismo culturale americano del quale Google Print costituirebbe un fondamentale braccio armato, sembra raccogliere i primi frutti: dopo il consenso espresso dal Presidente Chirac, ora i primi ingranaggi sembrano muoversi concretamente e potrebbe presto nascere una biblioteca digitale europea in grado di portare sul web «tutta la conoscenza» (per usare un’espressione abusata a suo tempo con Google) contenuta nelle biblioteche del vecchio continente.
Importante sottolineare come anche l’Italia faccia parte del progetto. I paesi coinvolti sarebbero infatti, secondo quanto riportato dall’Associated Press, ben 19: Austria, Belgio, Repubblica Ceca, Danimarca, Estonia, Finlandia, Francia, Germania, Grecia, Ungheria, Italia, Lituania, Lussemburgo, Olanda, Polonia, Slovenia, Slovacchia, Spagna e Svezia. Un appoggio esterno sarebbe stato garantito dall’Inghilterra, paese la cui entità culturale ha connotati peculiarmente ambivalenti. Cipro, Malta e Portogallo, inoltre, saranno presto aggregati al gruppo.
La scintilla del progetto ha preso piede dal presidente francese Jacques Chirac il quale avrebbe infatti già incaricato Renaud Donnedieu de Vabres (ministro della cultura) e Jean-Noel Jeanneney di valutare le modalità per una rapida messa in moto del cantiere che dovrebbe portare in Rete un quantitativo approssimativo di 4.5 miliardi di pagine.
L’iniziativa nasce più da un timore che da un’idea originale ma, a prescindere dagli incipit, quel che più risulta essere importante è l’immensa quantità di informazioni che verranno digitalizzate per essere messe a disposizione in Rete, a basso costo e ad immediata accessibilità. Impossibile stabilire a priori tempi ed oneri, ma le prime stime parlano di un progetto decennale dal costo di circa 150 milioni di euro.