Anche Microsoft, in pieno inseguimento a quanto operato da Google, ha intrapreso ufficialmente la via della ricerca tra i libri di testo. Google ha imboccato questa via ormai da mesi, trovandosi però contro le resistenze di autori ed editori non convinti della bontà del sistema ideato. Microsoft è giunto in questo ambito con il senno del poi, conscio delle difficoltà che il diritto d’autore ha comportato per il rivale e con minori pressioni in quanto a successo finale. Non per questo, per ora, ne scaturisce un prodotto migliore.
Live Search Book ad oggi mette a disposizione esclusivamente libri al di fuori dei vincoli del copyright a causa di una datazione che ne fa decadere i diritti. Componendo una query nell’apposito modulo è possibile ottenere risultati in pubblicazione progressiva sulla pagina dei risultati e con un click si accede alle varie opzioni possibili, tra le quali il download in formato PDF dell’intero libro. Microsoft ricorda come i libri scannerizzati provengano da grandi riferimenti quali University of California, University of Toronto e British Library; prossimamente anche dalla New York Public Library e dall’American Museum of Veterinary Medicine.
La presenza di Microsoft infastidisce sicuramente il progetto Google in quanto apporta al settore un approccio più vicino alle posizioni degli editori e rende così più difficili le ambizioni nate originariamente a Mountain View. La posizione di Microsoft nei confronti del copyright è volutamente meno coraggiosa e grazie a questa inclinazione il motore non ha al momento dovuto soffrire delle stesse difficoltà incontrate dal rivale. Particolarmente importante, in tal senso, è l’accordo firmato tra Microsoft e Open Content Alliance (OCA), primo vero passo verso la messa in opera del servizio con pieno accordo dei “publisher” coinvolti.
Ad un primo approccio i risultati ottenuti dal Book Search di Google non hanno nulla da invidiare all’offerta dell’omologo servizio Microsoft. Anzi, quest’ultimo nasce in queste ore ma evidenzia fin da subito varie carenze rispetto al concorrente. In ballo c’è una posizione di forza nella distribuzione di importanti informazioni (materia prima della cultura e del sapere odierni) e ancora una volta sono soprattutto gli utenti a poter giovare di ciò che scaturisce dalla forza di una sana concorrenza tra gli interessi in campo.