Anche Microsoft è caduta nella rete delle denunce che la piccola azienda texana Forgent sta avanzando in difesa del proprio brevetto n°4.698.672 relativo alla compressione JPEG. L’azienda di Redmond si unisce così ad un gruppo già composto di altri nomi eccellenti: Apple, Dell, Eastman Kodak, Hewlett-Packard, IBM, Macromedia, Xerox, in tutto 31 aziende oggi salite a 32.
Importante sottolineare come non tutte le aziende incriminate siano giunte ad un processo legale in quanto già svariati nomi avrebbero acconsentito ad un pagamento una-tantum onde chiudere immediatamente qualsivoglia disputa legale. Tra i nomi di chi ha “patteggiato” figurano Sony, Macromedia, Adobe ed altri.
La disputa affonda le proprie origini al 1999, 2 anni dopo l’acquisizione da parte di Forgent della piccola Compression Lab (detentrice del brevetto). Nel 2004 poi il brevetto stesso è stato messo al muro dal tiro incrociato di svariate aziende intenzionate a chiedere il decadimento anticipato del diritto (in scadenza nel 2007, 20 anni dopo quel 6 Ottobre 1997 in cui il sistema di «Coding system for reducing redundancy» fu registrato).
L’azione ostile non ha al momento avuto alcun esito. Dopo lunghi mesi di trattative tra Microsoft e la Forgent non è giunto un accordo di massima e dunque l’azienda detentrice del brevetto passa alle vie legali: Microsoft denunciata da Compression Lab presso la Corte Distrettuale del Texas, sarà un giudice a sancire l’esito della vicenda. Forgent sottolinea fin da subito come l’eventuale decadenza del brevetto prima della conclusione della disputa legale non avrà incidenza alcuna sulla sentenza.