Nella giornata di ieri è trapelato il velato (e smentito) interesse per Huawei nei confronti di Nokia. Oggi le azioni del gruppo europeo sono di nuovo sotto pressione: anche Microsoft avrebbe anelato al controllo di Nokia ed i primi contatti sarebbero anche avvenuti già nelle scorse settimane, ma per il momento tutto è andato a monte in virtù dell’alta richiesta da parte di Stephen Elop.
Microsoft, nella fattispecie, avrebbe sondato la possibilità di acquisire il business legato agli smartphone. Secondo il Wall Street Journal, dal quale trapelano i dettagli su quanto avvenuto, tale comparto avrebbe oggi un valore pari a 14 miliardi di dollari circa dopo essere stato vicino all’ordine dei 40 miliardi nel 2012. L’appetibilità del boccone è pertanto alta e tale da stuzzicare la golosità di quanti nutrono ambizioni sul settore. Inevitabilmente, infatti, una acquisizione di questo tipo metterebbe nelle mani di chiunque alcuni asset di fondamentale importanza per costruirci su un mercato di alto livello.
Nokia ha detto “no”, o quantomeno ha fatto un prezzo tale da sconsigliare a Microsoft ulteriori manovre nell’immediato. Il secondo squillo in due giorni non può che far riflettere, però: nell’impossibilità di emergere come auspicato, Stephen Elop potrebbe cercare altre strade per valorizzare al meglio le attività del gruppo ed il portafoglio azionario dell’azienda. All’interno di questo discorso, però, viene ad incidere in modo fondamentale il rapporto stesso che si è venuto a creare tra Nokia e Microsoft, ormai strettamente dipendenti l’uno dall’altro. Nokia, infatti, ha dettato la propria linea sui ritmi di Windows Phone e Windows Phone oggi deve l’80% del proprio mercato al lavoro compiuto da Nokia.
Microsoft, al contempo, ha creato il proprio primo Surface e da più parti si suggerisce l’idea per cui la medesima linea possa presto o tardi essere estesa anche al mondo smartphone. I rapporti con Nokia sembrano destinati insomma a maturare in qualche modo: allontanando pericolosamente le parti, oppure avvicinandole fino alla definitiva contaminazione reciproca. L’ultimo grande assalto Microsoft è quello tentato negli anni passati su Yahoo e tutti ricordano quanto problematico fu per quest’ultimo gruppo ritrovare un equilibrio dopo aver rifiutato la ghiotta offerta presentata da Steve Ballmer all’immediata vigilia del tracollo della borsa. Per ora le azioni Nokia continuano il rally iniziato con l’ipotesi Huawei: gli ultimi rumor hanno nuovamente portato ad un rialzo del 3.9% nelle trattative after-hour e nella giornata di oggi le speculazioni saranno messe alla prova dei fatti partendo dai 3.85 dollari della chiusura di ieri.
Al momento i dubbi di Redmond e la resistenza di Stephen Elop hanno fatto sì che il tavolo saltasse e l’affare non andasse in porto. Un portavoce Microsoft ha sminuito le ipotesi circolate, spiegando che gli incontri tra i due gruppi avvengono ormai su base regolare da tempo. Tutto sarebbe da ricondurre insomma alla semplice stretta collaborazione in atto e nulla più.
La vicenda avrà probabilmente qualche strascico, anche se difficilmente potrà avvenire qualcosa già nel breve periodo. Per ora l’unica novità prevista è quella dell’11 luglio prossimo, quando le due parti presenteranno “41 milioni di motivi” per stare bene assieme: un nuovo Lumia con obiettivo fotografico da 41 megapixel.