È il Wall Street Journal a riportare l’ipotesi per cui MySpace sarebbe in trattative per dare vita dalle sue pagine ad un servizio di distribuzione musicale gratuito per gli utenti che si finanzi tramite l’advertising.
L’idea non è certo nuova eppure a fronte di tante dichiarazioni nessuno è ancora riuscito ad arrivare sul mercato concretamente. C’è stato SpiralFrog prima sbandierato, poi dato per morto, poi tornato nuovamente in auge e adesso ancora in attesa di partire e più recentemente c’è stato Qtrax che sembrava pronto a distribuire musica gratis ma si è poi capito che non aveva ancora fatto i conti con le major.
MySpace al momento è in trattativa, il che vuol dire che sta cercando di trovare con le grandi etichette quel compromesso di lucchetti digitali e revenue in pubblicità che potrebbe fare la differenza. Benchè non ci siano dichiarazioni ufficiali non è difficile immaginare come le trattative non siano semplici, anche calcolando che compagnie come la Universal nel 2006 ha fatto causa al social network di Murdoch proprio per violazione di copyright.
La mossa di News Corp. di passare al commercio musicale attraverso il suo social network non è affrettata, anzi. MySpace tra tutti i social network (e anche tra molti siti della rete) è quello che più è frequentato da musicisti, il più usato per promuoversi e per promuovere, tanto che in passato già si tentò di dare vita ad un piccolo store musicale da embeddare sul proprio profilo (ma non ebbe grossa fortuna).
Adesso sembra che MySpace voglia riprovarci puntando però sul gratuito e probabilmente sull’abitudine di molti utenti di sentire e cercare musica tra i profili del social network. L’interrogativo che si impone è se News Corp. riuscirà a trovare il compromesso tra libertà d’uso e profitti provenienti dalla pubblicità da dividere con le major. Chi fra Qtrax, SpiralFrog e MySpace riuscirà per primo a capire come far funzionare un modello di business simile (cioè gratuito per gli utenti) potrebbe segnare la nuova via.