Anche Turbolinux cede a Microsoft

Turbolinux ha ceduto alle lisinghe di Microsoft: un accordo tra le parti mette una pietra sopra i problemi relativi alle violazioni di brevetto ipotizzate da Microsoft e porta la ricerca di Windows Live Search sui desktop dell'azienda orientale
Anche Turbolinux cede a Microsoft
Turbolinux ha ceduto alle lisinghe di Microsoft: un accordo tra le parti mette una pietra sopra i problemi relativi alle violazioni di brevetto ipotizzate da Microsoft e porta la ricerca di Windows Live Search sui desktop dell'azienda orientale

Turbolinux, uno dei maggiori distributori asiatici di Linux, ha firmato un accordo con Microsoft per l’utilizzo di alcune tecnologie brevettate dalla società di Bill Gates. Primo del suo genere nel mercato asiatico, questo accordo porta a cinque il totale delle ditte che sono venute a patti con Microsoft per i presunti problemi riguardanti la proprietà intellettuale: la giapponese Turbolinux va ad aggiungersi a Novell, XenSource, Xandros e Linspire. La conferma giunge peraltro da comunicato ufficiale del gruppo statunitense, nel quale si indica come l’accordo si focalizzi soprattutto su 4 punti:

  1. interoperabilità;
  2. R&D comune e co-partecipazione nella Interoperability Vendor Alliance;
  3. copertura per l’utenza Turbolinux circa le eventuali violazioni di brevetto indicate da Microsoft;
  4. collaborazioni in ambito desktop.

Questo tipo di accordi è una diretta conseguenza delle dichiarazioni di Microsoft, secondo cui alcuni software opensource, Linux in particolare, violerebbero ben 235 dei suoi brevetti. Ad oggi, però, Microsoft non ha mai specificato nè quali parti del kernel Linux siano coinvolte, nè ha fornito indicazioni su quali siano i brevetti che ritiene violati. Questo ha portato molti a supporre che Microsoft stia applicando una strategia FUD (Fear, Uncertainty and Doubt), lavorando più con gli avvocati che con i fatti, e molti utenti e sviluppatori hanno disapprovato le scelte delle aziende che si sono piegate alle minacce di Redmond. D’altro canto le aziende che, come Turbolinux, hanno preferito scendere a patti affermano di averlo fatto nell’interesse dei propri utenti, per tutelarli da eventuali azioni legali da parte di Microsoft.

L’accordo siglato da Turbolinux, tuttavia, cerca di andare oltre la protezione legale e prevede una maggiore interoperabilità tra i due sistemi e l’integrazione di tecnologie Microsoft all’interno dei prodotti server e desktop di Turbolinux. Le due compagnie collaboreranno per creare un’unica piattaforma di assistenza per le reti miste Windows/Linux. Inoltre su Fuji, la distribuzione desktop di Turbolinux si vedrà a breve fare capolino il Live Search.

Precedentemente c’erano stati altri contatti tra il Turbolinux e Microsoft: la ditta asiatica aveva stretto un accordo per l’utilizzo del formato Windows Media, ed aveva collaborato con Microsoft per il processo di standardizzazione dell’Open XML, il formato per documenti creato da microsoft in contrapposizione all’OpenDocument Format utilizzato da OpenOffice.

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