La novità era nell’aria e l’annuncio chiude il cerchio delle ipotesi: Twitter ha costruito e annunciato il proprio Instagram. Il social network ha infatti aggiunto alla propria offerta una specifica estensione dedicata alle fotografie, facilitando l’editing agli utenti e sostituendo di fatto l’omologo servizio di proprietà Facebook. Quali siano le cause e quali le conseguenze non è chiaro da capire, ma la concomitanza dei tempi lega indissolubilmente gli eventi delle ultime ore: dapprima Instagram esclude a Twitter la possibilità di mostrare ancora fotografie direttamente sui feed del social network, poi Twitter annuncia il proprio anti-Instagram sostituendo immediatamente il servizio per ripristinare (e migliorare) l’esperienza dell’utente.
Il tentativo di Twitter è quello di far proprio il traffico legato alle fotografie, estromettendo Instagram in virtù della maggior facilità di utilizzo: si carica una immagine, si sceglie il filtro ed il gioco è fatto. Instagram da parte sua mantiene un valore aggiunto evidente, legato al fatto di essere identificato come il punto di riferimento delle collezioni fotografiche. Twitter oppone ad Instagram la forza della propria community, confidando nel fatto che l’utente che twitta foto preferisca passare per Twitter invece che non passare per Instagram.
L’utente da parte sua ora deve scegliere poiché così gli è imposto dai suoi contendenti: se si intende condividere su Facebook una fotografia, occorrerà passare per Instagram; se si intende condividere su Twitter una fotografia, occorrerà passare per Twitter stesso.
Il servizio è stato sviluppato in collaborazione con Aviary, gruppo che vanta ormai oltre 2 miliardi di fotografie modificate per una community di 25 milioni di utenti in tutto il mondo. Le modifiche sono a portata di “tap”: da qualsiasi smartphone è possibile scattare una foto, caricarla sul servizio e quindi procedere con operazioni di taglio o filtro colore così da condividere l’immagine come meglio la si intende presentare.