Per la seconda volta nel giro di pochi giorni alcuni malintenzionati sono riusciti a violare le sicurezze di eBay penetrando nei server che gestiscono l’accesso degli utenti al bazar. Fortunatamente i danni procurati sono stati estremamente limitati in quanto i cracker hanno solo potuto chiudere alcuni account prima che i tecnici eBay ponessero fine alle scorribande non autorizzate (riattivando immediatamente gli account sospesi dall’intervento esterno).
Nei giorni scorsi un caso simile aveva fatto discutere in quanto una serie di dati personali erano stati portati online da un utente anonimo direttamente sul forum eBay dedicato alla sicurezza. Trattavasi di una evidente provocazione in quanto la natura delle informazioni ha reso palese il fatto che i dati non fossero stati depredati dai server, ma fossero piuttosto frutto di un’abile azione di phishing. Il timore, però, è sempre lo stesso: siccome eBay ha il controllo di PayPal, nel caso ci fosse un accesso non autorizzato ai dati dei pagamenti il problema potrebbe essere non solo legato alla privacy degli utenti, ma anche (cosa ben più grave) al loro capitale.
Secondo quanto comunicato da eBay gli attacchi ai server durano ormai da tempo e solo in parte sarebbero riconducibili alle angherie attribuibili a tale Vladuz, utente più volte segnalatosi sul forum del gruppo per azioni di questo tipo.
La diffidenza maturata negli ultimi giorni, unitamente ad un attimo di relax dopo la grande ascesa delle azioni negli ultimi tempi, ha portato il gruppo a calmierare la valutazione delle proprie azioni a Wall Street scendendo da 40 a 38 dollari nel giro di due sedute di contrattazione. Nuove acquisizioni e la chiusura dell’operazione Skype, inoltre, hanno aggiunto punti interrogativi sull’andamento del gruppo ed ora si fa particolarmente interessante la comunicazione della trimestrale di cassa prevista per il 17 ottobre (per la quale particolare attenzione sarà rivolta a due aspetti: l’andamento delle attività “core” da una parte, la raccolta pubblicitaria dall’altra).