Dopo le multe di 497 milioni di euro nel 2007 e 899 milioni di euro nel 2008 inflitte dalla Commissione Europea per violazione della normativa antitrust, nuove grane in arrivo per Microsoft, questa volta dalla Russia.
Il governo russo stava già controllando il comportamento dell’azienda di Redmond, ma ora l’autorità antitrust ha aperto un’indagine sulle modalità di distribuzione dei suoi sistemi operativi.
In pratica, Microsoft avrebbe sfruttato la sua posizione dominante sul mercato per limitare (volutamente) la disponibilità di Windows XP a favore di Windows Vista. Il “vecchio” sistema operativo era infatti ancora molto richiesto e, almeno finché si poteva acquistare, molti utenti non hanno potuto scegliere liberamente un sistema operativo con una licenza dal prezzo inferiore.
Gli avvocati di Microsoft saranno impegnati a difendersi dalle accuse il prossimo 24 luglio.
Il Dipartimento di Giustizia degli Stati Uniti, invece, vuole indagare su eventuali accordi che, ostacolando la concorrenza, impediscono ad un dipendente di essere assunto da un’azienda concorrente.
Tra le aziende controllate ci sono Google e Apple, che avrebbero sfruttato la loro posizione dominante sul mercato per “ostacolare” il passaggio di un dirigente ad un’azienda estranea agli accordi, considerati collusivi dalla giustizia statunitense.
Altre indagini, infine, riguardano gli “intrecci” tra i consigli di amministrazione (CdA). Infatti, Eric Schmidt, CEO di Google, è anche membro del CdA di Apple, mentre Arthur Levinson, CEO di Genentech, siede sia nel CdA di Google che in quello di Apple. La normativa antitrust vieta questo tipo di incarichi se ciò comporta ostacoli ad una vera competizione fra le aziende coinvolte e generi un conflitto di interessi.
Per i più curiosi, consiglio una visita alla Mappa del Potere, per scoprire quanti e chi sono i consiglieri di amministrazione che occupano il posto nel CdA di diverse aziende italiane.