Ci risiamo, la copertura, lo sviluppo e di conseguenza l’utilizzo in Italia della banda larga risulta, a livello europeo, ancora una volta insufficiente.
Secondo le ultime ricerche il 17% delle famiglie italiane dispone (inteso come utilizzo anche dove arriva l’adsl) di una connessione a banda larga, contro il 20% di media europea.
Secondo Associazione per l’Information technology, l’Assicom, invece la percentuale è si aggira al 25% rispetto ad un 42% Europeo, il risultato quindi non cambia. In Europa siamo primi rispetto a Malta (di un soffio), Portogallo e le nuove nazioni dell’Europa dell’Est.
I motivi di questi numeri così bassi, in Italia, sono diversi. Il primo, su cui istintivamente viene puntato il dito, è la scarsa copertura del territorio italiano, ma forse non è solo questo visto che comunque i numeri ci dicono che la banda larga è disponibile in moltissimi paesi italiani e lì dove non arriva il doppino telefonico è arrivato il wireless, quindi la copertura del territorio italiano è effettivamente aumentata di molto negli ultimi anni.
Un altro motivo potrebbe essere l’eccessivo costo degli abbonamenti per i servizi acquistati, ma ormai i prezzi di tali servizi sono gli stessi di quelli praticati in altre nazioni europee, come ad esempio la Francia.
Probabilmente il motivo reale dello scarso utilizzo della banda larga in Italia è l’interesse che le famiglie e le aziende hanno effettivamente per internet e tutti i servizi che ne derivano.
I numeri infatti parlano di una scarsa adesione ai servizi a banda larga soprattutto nelle zone dove la copertura c’è effettivamente da anni, anche con fibra ottica, ciò dimostra che in Italia è l’interesse per internet ad essere molto basso.