Ancora una nuova Apple?

Ancora una nuova Apple?

Il 2009 sarà un anno di grande rivoluzione per Apple: i cambiamenti al vertice della società, lo scontro con Psystar, il successo di App Store, non potranno che portare a una ulteriore trasformazione della società di Cupertino.

Gli appassionati stanno forse cominciando ad abituarsi a questa necessaria evoluzione cominciata simbolicamente a inizio 2007 col cambio di nome da “Apple Computer Inc” a un più semplice “Apple Inc“.

Questa prima novità è stata una presa di coscienza del fatto che, anche se Apple continua a produrre i Mac, l’azienda è sempre più concentrata anche su altri progetti come iPod e iPhone.

Ora che anche Steve Jobs si è fatto da parte per almeno sei mesi, pur continuando a dare il suo contributo nelle decisioni della società, è probabile che comincino ad emergere le differenze tra i due CEO.

Tim Cook, infatti, pur avendo lavorato in Apple fin dagli anni ’90 per risolvere le inefficienze della produzione e salvare la società dal tracollo finanziario, è piuttosto diverso da Jobs, perché non ama le luci della ribalta, preferisce operare senza esporsi troppo in prima persona.

Tim Cook ha già sostituito Jobs nel 2004, ma numerose voci sostengono che questa volta Jobs potrebbe non tornare per la carica di CEO, in questo caso Cook potrebbe muoversi più liberamente.

La direzione dell’azienda potrebbe quindi assumere una sfumatura diversa, anche se da questo punto di vista non sono previsti grossi cambiamenti nel breve periodo.

La guerra con Psystar è un’altra delle vicende che sta dando molti grattacapi ad Apple, e che potrebbe teoricamente causare un vero e proprio terremoto nel mondo Mac: il ritorno dei cloni. In tanti temevano che sarebbe successo, già da quando Apple decise di abbandonare IBM per adottare i processori Intel, oggi questo scenario è molto più concreto. Nonostante Apple sia profondamente contraria al ritorno dei cloni (che lo stesso Steve Jobs eliminò al suo ritorno in Apple) la situazione sembra ancora lontana dal risolversi e i produttori di cloni stanno già aumentando di numero.

Vignetta sui cloni di Apple

Un altro dato che sicuramente influirà sulla Apple del prossimo futuro è l’incredibile successo di App Store, il negozio di applicazioni per iPhone e iPod Touch. A Cupertino sembrano aver trovato la soluzione migliore per incoraggiare lo sviluppo di applicazioni e assicurare un notevole ritorno di denaro verso Apple, eliminando il problema della pirateria.

Le polemiche ovviamente non mancano, soprattutto per le limitazioni all’SDK e per la selezione che Apple fa sulle applicazioni proposte, tuttavia la situazione è in continua evoluzione e l’esperimento può considerarsi pienamente riuscito, tanto che in molti si chiedono quanto tempo passerà prima che Apple provi a realizzare qualcosa di simile anche al di fuori del mercato mobile.

A tal proposito sembra che Apple abbia deciso di puntare di più sul software, al punto che prossimamente negli Apple Store potrebbero essere messi proprio i software in prima fila, seguiti dai Mac, il contrario di quello che avviene oggi.

Se uniamo tutti questi argomenti alla sfida del multitouch e di OpenCL, possiamo renderci conto di quanto la società di Cupertino si stia evolvendo assieme ai suoi prodotti e di quanto cambierà ancora per reinventarsi e rimanere sulla cresta dell’onda come ha fatto negli ultimi anni.

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