Diventare Manager andando al cinema

Diventare Manager andando al cinema

È possibile raccontare e interpretare l’impresa attraverso il cinema? È possibile imparare a fare il manager o almeno migliorare le proprie capacità manageriali guardando un film? Si possono capire meglio le problematiche di un’impresa davanti allo schermo?

Secondo Francesco Bogliari, Marco Lombardi, Sergio Di Giorgi e Piero Trupia, autori del libro “Il grande libro del cinema per manager” indubbiamente sì.

Il libro propone la lettura in chiave manageriale, e aziendale, di 50 grandi film. Capolavori senza tempo e opere recenti appartenenti a tutti i generi (dal western alla commedia) diretti da registi come John Ford, Steven Spielberg, Nanni Moretti, Lars von Trier e molti altri.

Il bello è che i film selezionati non sono (quasi mai) ambientati nelle aziende, ma sono storie ordinarie e straordinarie la cui narrazione lascia trasparire metafore e codici aziendali nascoste lì, un pelo sotto l’acqua.

Secondo gli autori, infatti, molti film possono essere letti in chiave “aziendale” attraverso concetti come complicità, coordinamento, coppia, efficienza, relazione, rottura, tradimento.

Ad esempio Match Point di Woody Allen con Scarlett Johansson e Jonathan Rhys Meyers può essere interpretato attraverso i concetti di appartenenza, familismo amorale, passaggio generazionale.

Oppure The Terminal, il più recente lavoro di Steven Spielberg, in cui uno sperduto Tom Hanks si trova “prigioniero” di un aeroporto internazionale, spiega perfettamente burocrazia, complessità, diversità, globalizzazione, innovazione, missione e incertezza.

Studiare tutti questi concetti, indispensabili per un manager, attraverso un’opera d’arte può essere molto più divertente, stimolante e alla fine produttivo di una lezione teorica e accademica. Probabilmente non la potrà mai sostituire, ma certo affiancare e integrare sì.

E se ancora non avete incarichi manageriali ma è nei vostri programmi futuri provare ad ottenerli, questo libro va bene anche per voi!

Ogni film, dopo una breve nota informativa e un riassunto essenziale, viene analizzato e interpretato per gli insegnamenti che può fornire a chi lavora in impresa in posizioni di responsabilità manageriale e imprenditoriale, come consulente, ma anche come giovane neoassunto con potenziale di crescita, senza dimenticare coloro che nell’impresa non sono ancora entrati e stanno studiando per farlo.

Ma ci sono altre forme artistiche che si prestano all’utilizzo nella formazione manageriale? Uno degli autori in un intervista dice:

“Senza dubbio, e in primis, la letteratura, intesa in senso lato (narrativa, poesia, teatro). Ma al di là della lettura finalizzata delle opere, sono convinto che leggere un libro, ascoltare musica, andare al cinema e a teatro, visitare un museo siano, a prescindere da una interpretazione specificamente aziendale, autentica benzina per la mente del manager. Un manager colto è un manager migliore.”

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