Scoprire eventuali problemi del proprio dispositivo non è cosa facile, a parte le solite sensazioni di troppa lentezza e poca responsività. Google però pare aver preso sul serio la necessità lato utente di capire se c’è qualcosa che non va, e con l’ultima versione della Beta 3 ha introdotto dei facili strumenti di auto diagnostica del dispositivo, in modo da dare maggior certezze agli utenti dubbiosi, evitando magari costosi e inutili viaggi verso l’assistenza.
In Impostazioni, troviamo una sezione dedicata alla salute del dispositivo, suddivisa in due aree principali: Integrità dei componenti e Modalità di valutazione. Integrità dei componenti offre una serie di test per verificare lo stato di salute di batteria, spazio di archiviazione, display e touchscreen. Con estrema facilità è possibile eseguire una scansione completa e ottenere un report dettagliato sulle condizioni del proprio smartphone. Il test del display mostra schermate di diversi colori per verificare la presenza di difetti, pixel morti o anomalie nella visualizzazione; la verifica del touch serve per verificare eventuali criticità nella lettura degli input; lo stato della batteria mostra l’autonomia rimasta, la data di produzione del componente, la data del primo utilizzo e il conteggio dei cicli di ricarica, mentre lo spazio d’archiviazione ci informa sulla durata residua del chip di memoria e la sua capacità totale. Modalità di valutazione, permette di collegare via QRcode un secondo dispositivo che diventerà un vero e proprio strumento di diagnosi interagendo con il dispositivo “malato”. Alla fine un report metterà nero su bianco eventuali problematiche.
Sono strumenti sia facili da utilizzare che di facile comprensione e permettono di capire al volo lo stato integrità del proprio dispositivo. Cosa questa molto importante visto che i produttori stanno (finalmente) offrendo supporto software di lunga durata per i propri dispositivi. Sapere quindi se il proprio smartphone è in buona salute o no è quindi fondamentale.