Le statistiche rilevate e pubblicate da App Annie parlano chiaro: il sorpasso fatto segnare nel secondo trimestre 2013 dall’ecosistema Android nei confronti di iOS non è stato un caso isolato. Il trend, che prende in considerazione il numero di applicazioni scaricate da Google Play e App Store, ha portato la piattaforma gestita da bigG a staccare quella concorrente di Apple con un divario del 25%, cresciuto in modo consistente rispetto al 10% dei tre mesi precedenti.
La causa è da ricercare principalmente nel successo che sta ottenendo il sistema operativo mobile di Mountain View in mercati emergenti come Brasile e Argentina, dove la disponibilità di smartphone e tablet a prezzi accessibili sta spingendo i download degli utenti. Il discorso cambia invece se si analizza l’entità dei profitti generati: in questo caso è ancora in testa App Store, anche se il distacco si è fatto meno evidente.
Con un territorio che ospita la quinta popolazione più estesa al mondo, la classe media brasiliana è cresciuta superando il 50% degli abitanti secondo un report della Banca Mondiale. Questo sta portando al passaggio dai feature phone agli smartphone, con IDC che prevede un incremento delle vendite per questa categoria pari al 125% tra il 2013 e il 2017, mentre nel resto del mondo la percentuale media è del 65%.
Numeri che non possono certamente essere letti come indicativi di un business in contrazione per la mela morsicata, almeno non nel breve periodo. Alcuni segnali meritano però di essere analizzati attentamente: proprio oggi si è parlato del sorpasso fatto registrare in Italia dall’ecosistema Windows Phone ai danni di iOS, con il 13,7% dei dispositivi venduti nell’ultimo trimestre contro il 10,2% di iPhone e iPad (merito soprattutto dei Nokia Lumia). Ancora irraggiungibile Android, piattaforma scelta dal 71,6% dei nostri connazionali.