Android 4.0 Ice Cream Sandwich continua ad aumentare la sua presenza nel settore mobile, raggiungendo all’inizio di luglio il 10,9% dei dispositivi basati sul sistema operativo di Google. Una crescita costante ma ancora troppo lenta, aumentata di circa quattro punti percentuali nel corso degli ultimi trenta giorni. A svelarlo sono le statistiche pubblicate oggi sulle pagine di Android Developers, ottenute analizzando la piattaforma utilizzata da smartphone e tablet che hanno effettuato l’accesso allo store Google Play, nel periodo compreso tra il 18 giugno e il 2 luglio.
Entrando nel dettaglio, il 10,7% degli utenti utilizza le versioni 4.0.3 e 4.0.4 di ICS, mentre solo lo 0,2% è fermo a 4.0, 4.0.1 e 4.0.2. Continua a dominare Android 2.3 Gingerbread con il 64% (63,6% dalla 2.3.3 alla 2.3.7, 0,4% dalla 2.3 alla 2.3.2). Non è da trascurare nemmeno il 17,3% da attribuire ad Android 2.2 Froyo, mentre tornando ancora più indietro si arriva al 4,7% di Android 2.1 Eclair. Stoicamente resistono in fondo alla classifica anche i più datati Android 1.6 Donut (0,5%) e Android 1.5 Cupcake (0,2%). La versione destinata esclusivamente ai tablet, ovvero Android 3.x Honeycomb, è installata complessivamente nel 2,4% dei dispositivi (1,9% con la 3.2 e 0,5% con la 3.1).
L’ecosistema Android conferma dunque ancora una volta di soffrire le problematiche legate alla frammentazione, dovute al ritardo con il quale i produttori rilasciano aggiornamenti ufficiali dedicati ai propri dispositivi. Ad oggi circa un prodotto su dieci è equipaggiato con la versione più recente del sistema operativo e, considerando che nei giorni scorsi Google ha presentato la release successiva Android 4.1 Jelly Bean (installata inizialmente sul tablet Nexus 7), è evidente quanto Google e i suoi partner debbano ancora lavorare per migliorare questo aspetto.