Android 4.1 Jelly Bean, la più recente evoluzione del sistema operativo “made in Google”, è pronto per il debutto sugli smartphone equipaggiati con processori Intel Medfield (architettura x86). L’interesse del chip maker di Santa Clara per l’universo dei dispositivi mobile non è certo una novità: già nei mesi scorsi si è parlato di alcuni primi modelli con questo particolare tipo di CPU integrata, come Orange San Diego, oggi però ancora fermo alla versione 2.3 della piattaforma.
Sebbene ancora non ci siano annunci o conferme ufficiali, le prime buone notizie giungono dai padiglioni del Moscone Center di San Francisco, dove nei giorni scorsi è andato in scena l’evento Intel Developer Forum. Pare infatti che alcuni fortunati sviluppatori abbiano avuto modo di mettere le mani su telefoni con processore Medfield e Jelly Bean, a dimostrazione di come le operazioni necessarie per effettuare il porting del S.O. siano ormai giunte al termine.
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Se l’intenzione di Intel è quella di conquistare una fetta considerevole del segmento smartphone, in futuro dovrà saper garantire un maggiore supporto ai partner impegnati nella realizzazione dei dispositivi. L’utenza è sempre più attenta alle strategie adottate dai produttori per il rilascio degli aggiornamenti ufficiali: ne sanno qualcosa realtà come LG e Samsung, più volte prese di mira per i ritardi e le attese prolungate che hanno caratterizzato la distribuzione degli update per prodotti importanti come, ad esempio, il phablet Galaxy Note.
Si ricorda inoltre che entro la fine dell’anno dovrebbe essere presentata la versione dual core di Medfield, permettendo così l’adozione della tecnologia su soluzioni più avanzate. Un’occasione da sfruttare, per dare uno scossone all’intero panorama mobile.