Google continua a mantenere il silenzio sulle prossime evoluzioni del proprio sistema operativo mobile, ma cosa aspetta gli utenti sembra ormai piuttosto chiaro: a breve il rilascio di Android 4.3 Jelly Bean, con tutta probabilità accompagnato da modifiche non radicali a interfaccia e funzionalità, entro la fine dell’anno il passaggio alla major release Android 5.0 Key Lime Pie che risponderà alle novità introdotte da Apple con il suo iOS 7 appena annunciato.
Un’ipotesi che sembra confermata anche dall’ennesima indiscrezione riguardante l’update 4.3, in particolare con la build JWR66D avvistata sullo smartphone Nexus 4 e la JWR53F sul tablet Nexus 7. La “J” iniziale significa che si tratta di Jelly Bean, la “R” posizionata come terza lettera indica la compilazione del codice avvenuta nel secondo trimestre dell’anno, le cifre corrispondono al giorno del Q2 2013, rispettivamente 66 e 53, e la lettera finale va letta come il numero di build dello stesso giorno (“D” per il quarto e “F” per il sesto). Impossibile al momento stabilire a cosa è riferita la “W” presente in entrambi i casi, mentre facendo un rapido calcolo emerge che le due versioni risalgono al periodo compreso tra la fine di maggio e l’inizio di giugno.
Se a quello odierno si aggiungono i rumor comparsi in Rete nelle ultime settimane il quadro è completo. Più difficile invece fare previsioni accurate su quelle che saranno le caratteristiche inedite introdotte da Android 4.3 JB. Si è parlato della possibile compatibilità con la tecnologia Bluetooth Low Energy (o Bluetooth Smart) in grado di ridurre significativamente il consumo energetico durante l’utilizzo del modulo BT, così come del supporto alle librerie OpenGL ES 3.0 da sfruttare per il rendering grafico. In ogni caso, l’update giungerà quasi certamente in un primo momento sui dispositivi della linea Nexus, oltre che sugli smartphone Samsung Galaxy S4 Google Edition e HTC One Google Edition, che il gruppo di Mountain View ha annunciato di recente con l’obiettivo di limitare il fenomeno relativo all’eccessiva frammentazione della piattaforma.