La presentazione e il lancio di Android 4.4 KitKat potrebbero essere ormai alle porte. Nel tardo pomeriggio di ieri è spuntata in Rete un’indiscrezione che sembra puntare verso il debutto del sistema operativo fissato per martedì prossimo, il 15 ottobre, insieme allo smartphone Nexus 5. Come sempre accade in questi casi, Google non è intervenuta per confermare o smentire il rumor. Sul Web continuano comunque a trapelare voci di corridoio sulle novità introdotte dalla piattaforma.
Tocca ancora una volta alla sempre attiva redazione di Android Police parlarne. Questa volta al centro della discussione ci sono le opzioni relative alla localizzazione (o geolocalizzazione) degli utenti, in altre parole quelle raccolte sotto la voce “Accesso alla posizione” nel menu “Impostazioni”. Come visibile dal primo dei due screenshot allegati di seguito, lo switch “on-off” è stato spostato dal riquadro della schermata “Accesso alla mia posizione” all’angolo superiore destro dell’interfaccia. Spariscono inoltre le checkbox “Satelliti GPS” e “Posizione Wi-Fi e rete mobile”, sostituite da una sola voce chiamata “Mode”, o “Modalità” in italiano. Al suo interno l’utente avrà la possibilità di selezionare tre parametri, come visibile nella seconda immagine.
- High accuracy: utilizza GPS, WiFi e network mobile per stabilire la posizione geografica;
- Battery saving: utilizza WiFi e network mobile per stabilire la posizione geografica;
- Device sensors only: utilizza il modulo GPS per individuare la posizione geografica.
A conti fatti non si tratta di una vera e propria novità, bensì di una riorganizzazione delle opzioni disponibili anche in precedenza, il cui obiettivo principale sembra essere quello di rendere più semplice la configurazione dei parametri da parte degli utenti. Un elemento inedito è invece rappresentato dalla voce “Recent Location Requests” (screenshot a sinistra), che mostra quali applicazioni o processi hanno richiesto l’accesso alla posizione del dispositivo. In questo modo sarà possibile individuare eventuali app che effettuano l’operazione in background, con ovvie conseguenza sulla durata della batteria.