Fino alla versione 4.0 la piattaforma Android non ha permesso agli utenti di catturare screenshot delle schermate, almeno non in modo nativo. L’unica possibilità a disposizione richiedeva prima di allora l’impiego di apposite app da installare e lanciare dopo aver effettuato il root del dispositivo, con ovvie conseguenze in termini di perdita della garanzia ufficiale. Insomma, un metodo non proprio alla portata di tutti, mentre oggi basta premere in contemporanea i pulsanti “Power” e “Volume -” per immortalare quanto visualizzato sul display.
Un passo avanti, certo, ma non ancora sufficiente per chi è solito realizzare video tutorial, recensioni o più in generale filmati che dimostrano il funzionamento delle applicazioni. Le cose cambiano, almeno parzialmente, con Android 4.4 KitKat. Grazie a una delle novità introdotte con l’aggiornamento, connettendo i dispositivi al computer e utilizzando gli strumenti messi a disposizione dall’SDK ufficiale, è possibile registrare tutto ciò che avviene sullo schermo in modo relativamente semplice, tramite un’operazione di screen recording. L’unico requisito richiesto è un po’ di dimestichezza con la linea di comando ADB (Android Debug Bridge). Il risultato è quello visibile in streaming di seguito.
La stringa da digitare per dare il via alla fase di registrazione è “adb shell screenrecord <nome file e posizione>”, ad esempio “adb shell screenrecord /sdcard/test.mp4”. È poi possibile specificare alcuni parametri, come la risoluzione del video da ottenere (–size), il bitrate (–bit-rate), la durata (–time-limit), la rotazione (–rotate) e la visualizzazione delle informazioni relative al log (–verbose). Per capire meglio, con “adb shell screenrecord –time-limit 30 /sdcard/test.mp4” si ottiene un filmato di 30 secondi salvato con il nome test.mp4 nella scheda SD.
Purtroppo al momento non è possibile interrompere l’operazione in alcun modo, se non impostando preventivamente una durata in secondi specificando il valore “–time-limit”. Di certo gli sviluppatori non perderanno tempo per sfornare app che sappiano rendere il tutto più semplice e meno macchinoso. Per gli interessati, è possibile consultare ulteriori dettagli tecnici sulle pagine del sito Android Developers.