Siamo giunti all’ultimo giorno di ottobre e di Android 4.4 KitKat non c’è ancora traccia. L’appuntamento con la prossima evoluzione del sistema operativo slitta dunque al mese prossimo, con l’annuncio ufficiale di Google che potrebbe arrivare in qualsiasi momento. Intanto si torna a parlare delle novità introdotte con l’aggiornamento, alcune delle quali sono già state discusse con i rumor trapelati sul Web nelle scorse settimane.
Si parla innanzitutto del supporto ai dispositivi di fascia bassa. Il vero tallone d’Achille dell’ecosistema Android è rappresentato dalla frammentazione e l’update potrebbe puntare proprio a questo. Supportando device con processori meno potenti o con un quantitativo di RAM limitato, si andrebbe inevitabilmente a ridurre l’entità del problema, consentendo ai produttori di installare la piattaforma anche sui telefoni e sui tablet low-end. Questo potrebbe avvenire mediante una migliore gestione della memoria e mettendo a disposizione degli sviluppatori gli strumenti necessari per far sì che le loro applicazioni possano essere eseguite senza intoppi o rallentamenti anche su hardware datati o entry-level.
In merito alle funzionalità NFC, Android 4.4 KitKat potrebbe introdurre una novità importante. La scheda tecnica del Nexus 5 trapelata in Rete mostra lo stesso chip equipaggiato dalla versione 2013 del tablet Nexus 7, ovvero il Broadcom BCM20793M, che a differenza di quanto avviene sul modello precedente dello smartphone non è fornito di un elemento legato specificatamente alla sicurezza dei dati trasmessi, poco gradito dagli operatori e di fatto un ostacolo alla diffusione di Wallet o altri sistemi per il pagamento in mobilità. Questo potrebbe tradursi nell’intenzione di utilizzare la tecnologia Near Field Communication per scopi diversi dall’autenticazione: i telefoni potrebbero ad esempio simulare abbonamenti per i trasporti pubblici, pass per l’ingresso in aree riservate o addirittura carte di credito. Al momento si tratta esclusivamente di una supposizione, da prendere dunque con le pinze.
Ancora, si parla del supporto nativo a sensori come i contapassi, che lasciano intendere una profonda integrazione con i dispositivi indossabili, smartwatch in primis. Potrebbe essere inclusa anche la tecnologia necessaria per trasformare i device in veri e propri telecomandi IR, come già visto con HTC One o Samsung Galaxy S4, con gli sviluppatori che potranno realizzare app pensate specificatamente per l’interazione con i televisori.