Nella serata di ieri la presentazione ufficiale di Android 9 Pie, la nuova versione del sistema operativo mobile “made in Mountain View”. La piattaforma è già in fase di rollout per alcuni device ed entro l’autunno raggiungerà altri modelli. Oltre ad aver elencato nel dettaglio tutte le novità introdotte a livello di feature, bigG ha anche tolto i veli alla statua che rappresenta il S.O. presso il Googleplex.
Una creazione piuttosto semplice, questa volta, con l’ormai iconica mascotte Bugdroid che identifica l’ecosistema circondata da una torta alle ciliegie, facendo bella mostra di sé di fronte al Building 43 dell’area. Nessuna cerimonia in grande stile come avvenuto lo scorso anno in occasione del lancio di Android 8 Oreo, bensì una rapida inaugurazione alla presenza di alcuni dipendenti del gruppo. L’idea trasmessa da Google è che la nuova release punti più alla sostanza che alle apparenze, proprio come la cherry pie che ha nel suo gustoso ripieno il principale punto di forza.
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Intanto, in Rete sono già state formulate alcune previsioni sulla release del prossimo anno: Android Q. Sarà da vedere se Google sceglierà ancora una volta un dessert oppure uno snack (come fatto con KitKat e Oreo) per battezzare la piattaforma. Ci sarà comunque tempo per le speculazioni, ora meglio concentrarsi sul presente e sull’immediato futuro.
L’arrivo di Android 9 Pie porta con sé parecchie novità, molte delle quali basate sull’impiego dell’intelligenza artificiale. Spazio anche a quello che bigG definisce “benessere digitale” ovvero una serie di feature studiate in modo da migliorare il rapporto degli utenti con i dispositivi, contribuendo a evitare eccessi che potrebbero risultare dannosi per la salute. Riviste anche le modalità di interazione con la homescreen, per meglio adattarsi a display sempre più grandi e talvolta difficoltosi da usare con una sola mano.