Android è la creatura accudita e cresciuta da Google negli ultimi anni con l’obiettivo di conquistare il mercato dei dispositivi mobile, Chrome OS il sistema operativo messo a punto nei laboratori di Mountain View per la linea di laptop Chromebook. Più volte si è ipotizzato un avvicinamento dei due progetti, per dar vita a un’unica piattaforma in grado di servire l’utenza smartphone e tablet così come quella dei computer portatili. Una strategia che secondo Eric Schmidt non rientra nell’ottica del motore di ricerca.
Il possibile esordio della tecnologia Google Now all’interno del browser Chrome non è dunque da ritenersi indicativo, così come nemmeno il supporto all’esecuzione delle applicazioni Android sui Chromebook che secondo alcuni è in dirittura d’arrivo. Il chairman di Google smentisce dunque senza troppi giri di parole le voci di corridoio riguardanti la presunta fusione, con una breve dichiarazione riportate sulle pagine di Reuters. Eccola tradotta di seguito.
I sistemi operativi di Google, Chrome OS e Android, resteranno dei prodotti indipendenti, anche se potrebbero esserci diversi punti in comune tra le due piattaforme.
Nell’occasione Schmidt sgombra il campo anche dai rumor relativi a un progressivo allontanamento da Mountain View, circolati in seguito alla notizia della cessione di buona parte della azioni del gruppo in suo possesso: “Google è la mia casa”. Il suo ruolo all’interno di bigG non è dunque in discussione. Di recente il chairman è stato impegnato in alcune trasferte come quella in Corea del Nord e una dei giorni scorsi in India, per promuovere un accesso più libero alla Rete in nome dello sviluppo economico dei paesi di tutto il mondo.