Android ha avuto il suo debutto poche settimane fa, grazie allo smartphone T-Mobile G1. Comprensibile quindi pensare che il mercato stia ancora scoprendo le reali potenzialità di questo nuovo sistema operativo per mobile. Google in primis, settimana dopo settimana, sta spiegando l’integrazione dei suoi servizi con Android attraverso una serie di post su uno dei suo blog ufficiali.
Il primo focus è dedicato alle funzioni di ricerca, principale mission del colosso di Mountain View.
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Widget nella Home, menù “Search” o box che appare non appena si inizia a digitare: tutte le applicazioni sono in grado di “cercare qualcosa“, e sono in grado di farlo anche appoggiandosi ad altre applicazioni: il music player che cerca video su YouTube dell’artista ascoltato, oppure punta il browser sulla relativa pagina di Wikipedia. Le ricerche sono inoltre salvate ed è attiva la funzione Google Suggestion, tanto comoda e cara gli utenti Firefox.
A partire dalla presenza sul G1 di un tasto “Search” dedicato e da quanto visibile nel video, è immediato comprendere che il classico uso di ogni “telefonino”, permettere a due persone di parlare tra loro a distanza, sia ormai in secondo piano rispetto al nuovo obiettivo di questa classe di device: accedere all’informazione in mobilità e presentarla nel modo più intuitivo e veloce possibile.
Android rappresenta la prima vera specializzazione software di questo orientamento. Nokia, con i suoi Internet Tablet, quella hardware. Probabilmente il futuro ci riserverà interessanti ibridazioni che segneranno il passo di una nuova fase evolutiva della Rete: quella del mobile, quella dell’Internet delle cose, non più solo delle persone. Ne sono semplicemente intrigato.