Si torna a parlare di minacce per la sicurezza dei dispositivi Android. Nei giorni scorsi Google ha eliminato dalle pagine del Market decine di applicazioni ritenute fraudolente, capaci di inviare SMS a servizi premium dal corso di 3 sterline (circa 3,60 euro), facendo credere agli utenti di eseguire il semplice download di un software o un gioco.
Il codice maligno, identificato come RuFraud, è stato rinvenuto in circa 30 app da Lookout e prontamente segnalato a bigG per una celere rimozione. Le stime parlano comunque di oltre 14.000 download effettuati prima della cancellazione, confermata direttamente da Google sulle pagine del sito BBC News. Sono stati colpiti da questa minaccia esclusivamente i residenti sul territorio europeo, mentre per i possessori di uno smartphone Android d’oltreoceano non è stato segnalato nessun rischio di veder addebitate spese impreviste sul conto telefonico.
Una vicenda che riporta in auge la questione relativa al processo di approvazione dei software prima della distribuzione mediante Android Market, ritenuta dai più non efficace al fine di filtrare la presenza di eventuale codice dannoso per chi scarica e installa un’applicazione. Piattaforme concorrenti, come l’App Store della mela morsicata, prevedono controlli certamente più severi, ma che spesso comportano un’attesa prolungata prima che il software possa essere pubblicato.
Google dovrà dunque trovare il giusto compromesso fra tempi di attesa e sicurezza, in modo da non inciampare nuovamente in problemi di questo tipo, soprattutto dopo il raggiungimento di un traguardo tanto importante come i dieci miliardi di download dal servizio celebrati la scorsa settimana.