Si torna purtroppo a parlare dello stretto legame che unisce l’ecosistema Android ai malware. L’occasione è fornita dal Cisco 2014 Annual Security Report pubblicato oggi, che svela come la quasi totalità del codice maligno identificato in ambito mobile nel corso del 2013 sia stato messo a punto per prendere di mira smartphone e tablet equipaggiati con il sistema operativo di Google.
Secondo quanto rilevato dai ricercatori Cisco, se si considera un malware mobile come il codice maligno che compromette la sicurezza di un dispositivo, il 99% degli attacchi è rivolto ai device Android. Trojan che hanno come obiettivo smarpthone o tablet con supporto a Java Micro Edition (J2ME) si sono posizionati al secondo posto nel 2013, con una quota pari allo 0,84%.
Non va meglio nemmeno prendendo in considerazione gli attacchi “Web oriented”, ovvero quelli portati a termine mediante pagine Internet, ad esempio con redirect malevoli, phishing o pratiche inerenti alle piattaforme social. In questo caso, il 71% delle vittime casca nella trappola dei malintenzionati navigando da un dispositivo Android, mentre il 14% lo fa da iPhone. Seguono iPad, BlackBerry e Nokia, come visibile nell’immagine allegata a fondo articolo.
A fare da megafono al report ci ha pensato ancora una volta Phil Schiller, che attraverso Twitter aiuta Cisco nella diffusione del documento. Era già accaduto lo scorso anno, a pochi giorni dall’esordio del Samsung Galaxy S4, quando il vicepresidente per il product marketing di Apple intervenne per mettere all’erta i potenziali acquirenti sulla diffusione dei malware per Android.
http://twitter.com/pschiller/status/425692313684148224
Il principale responsabile di un trend tanto negativo è da identificare in SMSSend (andr.smssend), un trojan diffuso quasi esclusivamente tra gli utenti russi attraverso APK distribuiti al di fuori dello store ufficiale Google Play. A lui va attribuito circa il 98% degli attacchi totali o, per dirla in un altro modo, senza di lui le statistiche rilevate da Cisco non sarebbero così impietose per l’ecosistema mobile del robottino verde.