La crescita di Android in termini di diffusione nel mercato mobile si riflette anche sulla sicurezza della piattaforma. Secondo un report pubblicato dalla società Juniper, infatti, il numero di malware ed infezioni relative al robottino verde targato Google sarebbe aumentato del 472% nel corso degli ultimi 4 mesi, con una forte accelerazione soprattutto negli ultimi due.
In particolare, dal report si evince come il 55% delle minacce siano relative a spyware nascosti all’interno di applicazioni apparentemente innocue, le quali tuttavia hanno inviato informazioni riservate a server remoti senza alcuna notifica nei confronti dell’utente; il 44%, invece, è composto da trojan horse il cui scopo è sostanzialmente quello di prosciugare il credito residuo degli utenti, inviando SMS a numerazioni premium con bollette anche piuttosto salate alla fine del mese.
La causa di tale crescita, sostiene Juniper, non è da attribuire tanto alla vulnerabilità di Android in quanto tale, quanto piuttosto alle decisioni prese da Google. In particolare, la società punta il dito contro la mancanza di un sistema di certificazione delle app presenti nel Market dell’androide, il cui accesso risulta piuttosto semplice per coloro che intendono distribuire malware. Un’ulteriore causa di tali problematiche è legato all’apertura da parte della società di Mountain View agli store di terzi, dai quali provengono la maggior parte delle minacce software per la propria piattaforma mobile.
In tale situazione va poi collocata la frammentazione esistente nell’universo Android, con un ampio esercito di dispositivi con a bordo versioni piuttosto vecchie del sistema operativo e dunque potenzialmente a rischio. Google, insomma, necessita di accorgimenti a breve termine, prima che il problema possa dilagare e divenire così incontrollabile.