All’inizio di questa settimana, Google ha pubblicato una nuova versione del Compatibility Definition Document for Android, a cui sono stati apportati pochi cambiamenti, ma importanti. In particolare, quello più interessante riguarda la sezione relativa alle notifiche: il gruppo di Mountain View ha stabilito che i produttori hardware non dovranno in alcun modo alterarne il comportamento rispetto a quanto previsto in modo standard dal sistema operativo. In caso contrario perderanno il supporto a Play Store e agli altri servizi di bigG.
Ciò significa che tutti i partner OEM (da Samsung a LG, da HTC a Motorola e così via) non potranno più, ad esempio, bloccare la comparsa delle notifiche come previsto da Nougat, né il loro comportamento, compresa la visualizzazione del pop-up per l’invio di risposte veloci ai messaggi ecc. Un altro requisito richiesto ai produttori è quello di inserire un pulsante per l’accesso immediato alle impostazioni di sistema all’interno del menu delle notifiche. L’intenzione di bigG sembra dunque essere quella di assicurare un’esperienza uniforme, indipendentemente dalle personalizzazioni dell’interfaccia apportate dalle singole aziende e dalla tipologia di dispositivo utilizzato.
Un’altra modifica al documento si riferisce ai cosiddetti aggiornamenti seamless, ovvero agli update che a partire proprio da Android 7.0 Nougat possono essere scaricati in background e installati senza costringere gli utenti a lunghe attese. Ebbene, questa modalità di rollout sarà opzionale per tutti i produttori di terze parti.
Solo il tempo saprà dire se la linea dura assunta da Google potrà tornare utile in qualche modo per risolvere il problema legato alla frammentazione del sistema operativo, ancora oggi vero e proprio tallone d’Achille della piattaforma. Le statistiche più recenti, pubblicate nella giornata di ieri, parlano di una quota assegnata a Nougat ancora inferiore all’1%.