Tutto come previsto dai rumor dei giorni scorsi: Android P fa il suo debutto ufficiale con la prima Developer Preview rilasciata da Google e destinata in primis alla community di sviluppatori. Nessun indizio concreto sul nome che il gruppo di Mountain View sceglierà per indicare la release definitiva, ma è già possibile dare un primo sguardo alle novità introdotte.
Android P: le novità
Partiamo dal supporto nativo al notch (ufficialmente “Display Cutout”), caratteristica introdotta lo scorso anno da dispositivi come Essential Phone e iPhone X, destinata ad essere riproposta su numerosi modelli in arrivo in questo 2018. C’è poi un’API attraverso la quale gli sviluppatori potranno acquisire flussi di immagini provenienti in contemporanea da due o più fotocamere, un’opportunità considerando quanto ormai le soluzioni dual camera siano diffuse e che ben presto qualcuno potrebbe spingersi addirittura oltre integrando tre sensori sul retro del proprio device.
Si registrano passi in avanti per quanto riguarda la gestione delle notifiche dei messaggi (come visibile negli screenshot di seguito), che saranno in grado di mostrare correttamente immagini, sticker, intere conversazioni con tanto di nomi dei partecipanti e con il supporto nativo alle risposte intelligenti automatiche come oggi avviene con l’app Reply. Altra caratteristica inedita piuttosto interessante è la compatibilità con il protocollo WiFi IEEE 802.11mc (WiFi RTT) che consente ai dispositivi di misurare la distanza dagli access point per definire la propria posizione (mediante triangolazione) all’interno degli ambienti indoor, con una tolleranza pari a uno-due metri.
Si rafforza inoltre il supporto ai pagamenti NFC con la nuova Open Mobile API for NFC, le feature Data Cost e JobScheduler contribuiranno a meglio gestire il traffico dati richiesto dalle app quando ci si trova connessi a network mobile congestionati, ImageDecoder va di fatto a sostituire BitmapFactory per l’elaborazione delle animazioni, ci sono l’API Neural Networks 1.1 per l’intelligenza artificiale, la compatibilità con i video VP9 HDR e con le immagini HEIF, miglioramenti alla compilazione automatica dei moduli, al runtime system ART e alla gestione del risparmio energetico per incrementare la durata della batteria.
In termini di sicurezza e tutela della privacy, infine, la piattaforma non consentirà alle applicazioni in background di accedere a fotocamere e microfoni, evitando così che malintenzionati possano spiare l’attività degli utenti. La Developer Preview di Android P rilasciata da Google è compatibile con gli smartphone Pixel, Pixel XL, Pixel 2, Pixel 2 XL.