Il sistema operativo Android TV rappresenta l’ennesima iniziativa messa in campo dal gruppo di Mountain View per dire la propria nell’ambito dell’intrattenimento domestico. Nato sulle ceneri di Google TV, il progetto si è concretizzato con il lancio di dispositivi come Nexus Player o NVIDIA Shield Android TV, entrambi da connettere al televisore per le fruizione di app e contenuti multimediali, in modo simile a quanto avviene con Chromecast.
Il product manager Allen Chang e l’engineering program manager Sascha Prueter, entrambi al lavoro sulla piattaforma, hanno concesso un’intervista al sito TechHive, in cui si parla degli sviluppi previsti per il futuro. Il team è impegnato per far sì che il sistema di raccomandazioni e suggerimenti mostrato sulla schermata principale risulti più efficace, per meglio integrare i contenuti in streaming con quelli dei canali televisivi trasmessi in diretta e per migliorare la partnership con realtà come Netflix. Ancora, il supporto a Google Play Musica sarà evoluto con l’introduzione di funzionalità presenti sulle applicazioni mobile e assenti invece su Android TV.
In merito al prezzo dei dispositivi, fino ad oggi mai inferiore ai 99 dollari, l’azienda dichiara di non aver intenzione di sacrificare la qualità dell’esperienza offerta solo per incrementare il numero di unità vendute. La parte più interessante dell’intervista è però quella che riguarda la possibile futura integrazione tra Android TV e le tecnologie di Google legate a smart home e Internet of Things. Si fa un riferimento esplicito al protocollo Weave e al progetto Brillo annunciato da bigG nel corso dell’ultimo evento I/O, senza però alcun dettaglio in merito a tempistiche o funzionalità.
Collaboriamo con questi team per capire in che direzione si stanno muovendo e in che modo possiamo lavorare insieme. Se gestisci direttamente la piattaforma base e le API, puoi dar vita ad un’esperienza molto, molto avanzata e davvero complessa da replicare altrove.