La DARPA (Defense Advanced Research Projects Agency) ha assegnato un contratto da 21 milioni di dollari all’azienda Invincea per lo sviluppo di una tecnologia che impedisca ai malware di sottrarre informazioni riservate dagli smartphone Android utilizzati dai soldati sul campo di battaglia. Se per un utente normale il furto di dati personali può essere vista solo come una seccatura, per i militari potrebbe invece diventare una questione di vita o di morte.
Come sottolinea Anup Ghosh, professore della George Mason University e fondatore di Invincea, il problema relativo alla sicurezza nasce in quanto i soldati utilizzano spesso i loro dispositivi mobile per comunicare con i propri familiari, per giocare o per aggiornare lo stato sui social network. Queste applicazioni potrebbero contenere vulnerabilità che aprono la strada a malware in grado di raccogliere informazioni sensibili, tra cui contatti, posizione geografica e foto di luoghi che dovrebbero rimanere segreti.
Il primo progetto sviluppato da Invincea si è occupato di proteggere gli smartphone da furti e smarrimenti. L’azienda ha realizzato un software, già utilizzato da oltre 3.000 soldati in Afghanistan, che cifra i file del sistema operativo e riempe la memoria del dispositivo con dati casuali.
Un futuro progetto consentirà di bloccare il furto di dati sensibili usati dalle applicazioni di tipo militare. Le app tradizionali verranno eseguite all’interno di un ambiente virtuale, una sorta di sandbox al contrario, che impedirà l’accesso a determinate informazioni, come la posizione geografica del telefono e l’elenco dei contatti. il software impedirà anche ad eventuali malware di guadagnare i privilegi di root e quindi di prendere il controllo del sistema operativo.