Primo trimestre 2010: Nokia è forte del 30.6% del mercato e distribuisce 110 mila unità; primo trimestre 2011: Nokia si riduce al 25.11%, ma distribuisce sostanzialmente le stesse unità. Il segno è evidente: Nokia ha mantenuto il proprio mercato nella telefonia, ma al tempo stesso sta fallendo l’incontro con il mondo degli smartphone e si vede pertanto recuperata alle spalle dai nuovi grandi nomi emergenti nel settore.
Oggi il secondo produttore di dispositivi mobile al mondo è Samsung con una quota di mercato pari al 16.1% seguito da LG (5.6%) ed Apple (3.9%). A ruota, con percentuali minori, RIM, HTC, Motorola, Sony Ericsson ed una miriade di molti altri piccoli nomi che si dividono una quota pari al 36% (i nomi minori occupavano un anno fa il 29%, dunque la rivoluzione degli smartphone ha causato anche una maggior dispersione delle risorse destinata ad affievolirsi a mano a mano che il mercato andrà stabilizzandosi).
Quel che emerge con forza è la forte ascesa di Android, che in un solo anno passa dal 9.6% al 36%. Symbian, per contro, scende dal 44.2 al 27.4%, mentre iOS passa dal 15.3% al 16.8%. Chi esce dal trimestre con le ossa rotte è però soprattutto l’ambizioso Windows Phone, il sistema operativo che Microsoft ha lanciato sul mercato a fine 2010 per recuperare il terreno perduto nel settore. I primi terminali WP7 hanno venduto nella fattispecie circa 1.6 milioni di unità in tutto il mondo, sicuramente al di sotto di quanto la forte ambizione di Redmond non possa desiderare. Trattasi però di una fotografia penalizzante per il progetto Microsoft poiché dipinta su dati che giungono mentre il ciclo di vita dei primi terminali WP7 va a terminare ed il nuovo capitolo Nokia Windows Phone ancora non ha preso il via.
In tutto sono stati venduti in un solo trimestre 427.8 milioni di telefonini in tutto il mondo, in ascesa del 19% rispetto al primo trimestre del 2010: gli smartphone sono il 23.6% del totale e la loro incidenza sul computo complessivo è aumentata in un solo anno dell’85%.