Il testa a testa fra Android e iOS non conosce tregua. Due ecosistemi, due modi di intendere l’universo mobile: da una parte la filosofia “open” di Google, debuttata sul mercato in ritardo rispetto alla mela morsicata ma protagonista di un recupero in tempi record, dall’altra la solidità di un marchio capace di innovare con dispositivi in grado di battere sul tempo i concorrenti. Se in termini di vendite la piattaforma di bigG sembra ormai aver letteralmente fagocitato la fetta più grande del settore, analizzando le modalità di utilizzo di smartphone e tablet emerge uno scenario almeno in parte differente.
Prendendo in considerazione i dati relativi all’intero pianeta, il numero di device Android venduti ha raggiunto il 71,7% del totale, mentre iOS è fermo al 19,6%. Un divario che viene ridotto in modo considerevole focalizzando l’attenzione esclusivamente sugli Stati Uniti (52,2% contro 35,8%), grazie soprattutto al successo USA di dispositivi come il nuovo iPhone 5. A conti fatti, dunque, se l’obiettivo di Google e dei produttori impegnati nella realizzazione di smartphone e tablet Android è quello di espandere la propria quota di mercato, può considerarsi raggiunto.
Spostando la lente sull’accesso online in mobilità, o comunque attraverso device mobile, le conclusioni da trarre sono però diverse. Le statistiche riportate da TenFingerCrunch parlano infatti di un 65,1% per iOS e solo 21% per Android (67,1% contro 28,6% negli USA), indicando una maggiore propensione a utilizzare smartphone o tablet per navigare sul Web da parte dell’utenza di Cupertino.
Ancora, risulta interessante citare i dati relativi agli acquisti online effettuati da mobile durante il recente Black Friday. Anche in questo caso è il sistema operativo Apple a uscirne a testa alta, con 18,7% delle vendite complessive contro il 5,5% di Android.
Cosa dedurre dunque dall’analisi? Sebbene la piattaforma di Google possa vantare una diffusione sempre più capillare, complice anche un catalogo di dispositivi economici e per tutti i gusti, chi sceglie iOS sembra maggiormente propenso a utilizzare il prodotto come strumento per l’accesso a Internet. Lo stesso vale anche se si considera la predisposizione a effettuare acquisti online tramite smartphone o tablet. In definitiva: piattaforme diverse per utenze diverse.