Walt Mossberg ha avuto modo di intervistare Andy Rubin, Vice Presidente di Google Mobile e co-fondatore di Android, in occasione della conferenza AsiaD, cogliendo così l’occasione di parlare, oltre che di Icecream Sandwich, anche della concorrenza più diretta di Apple e di Siri.
Dopo un’iniziale reticenza e spinto anche da Mossberg, Rubin dichiara che i competitor di Android sono tutti coloro che operano nello stesso settore, dunque Apple e Microsoft, che hanno sul mercato un sistema operativo per dispositivi mobili (curiosamente, RIM viene del tutto esclusa da questa competizione).
Parlando di Apple, era inevitabile che Mossberg chiedesse se la morte di Steve Jobs possa determinare una perdita di terreno per iOS: Rubin non crede questo sia possibile. Secondo il fondatore di Android, Apple potrà avvertire l’assenza della leadership di Steve, ma ha nel suo DNA, e lo ha trasmesso ai suoi dipendenti, una commistione di arte e tecnologia, gli ingredienti che ne hanno decretato il successo e che le permetteranno di averne ancora.
Rubin ha modo di dire la sua anche sulla novità del momento per Apple: Siri. Non sembra esserne molto entusiasta dato che ritiene lo smartphone debba essere uno strumento di comunicazione e non un assistente, un dispositivo con cui dialogare con il rischio che diventi eccessivamente invadente. Siri, a ogni modo, non viene completamente bocciata: a un certo livello, è anche naturale parlare con il proprio telefono, non a caso anche Android è dotato di questa funzionalità, e Apple ha il merito di aver introdotto questa tecnologia sui suoi dispositivi solo nel momento in cui era sufficientemente matura per l’utente medio.
Il commento di Rubin su Siri risulta abbastanza curioso e in parte contraddittorio: in fondo Google ha puntato ben prima di Apple sui comandi vocali e poi cosa è uno smartphone se non un evoluzione dei PDA e dunque un assistente digitale?