Steve Jobs lo aveva previsto con largo anticipo: molto presto i dispositivi mobile supereranno i personal computer. Ciò accadrà proprio quest’anno, dato che secondo le stime della banca d’affari Morgan Stanley, le vendite combinate di smartphone e tablet supereranno quelle dei PC. Finisce dunque l’era dei personal computer e inizia la rivoluzione mobile.
Anche se i PC non scompariranno, si tratta comunque di un sorpasso storico. Per 30 anni i personal computer hanno rappresentato il principale dispositivo elettronico utilizzato dalle persone, lo strumento che ha democratizzato l’informatica rendendola accessibile alle masse e ha permesso di accedere ad Internet. Smartphone e tablet consentono di svolgere molti compiti finora appannaggio esclusivo dei personal computer, per cui si può parlare sicuramente di “era post-PC“.
Le previsioni parlano di 350-360 milioni di PC venduti entro la fine dell’anno, ma la crescita del mercato è molto lenta. I PC sono ancora lo strumento preferito per svolgere determinate attività, come la scrittura di questo articolo, ma nonostante l’evoluzione che porterà sul mercato prodotti più leggeri e più piccoli, come gli ultrabook, la cosiddetta “era Wintel” è ormai sul viale del tramonto.
Sta prendendo forma un nuovo panorama tecnologico che offre agli utenti la possibilità di rimanere sempre connessi in ogni luogo e con dispositivi di diverso tipo. Gli smartphone sono in prima linea in questo cambiamento, come testimoniano le vendite nei Paesi emergenti dove finora dominavano i feature phone. Nel 2020 si prevede che ci saranno 10 miliardi di dispositivi mobile e ciò è dovuto sopratutto alla crescita di Internet e alla diffusione dei servizi web, dallo shopping ai social network. Gran parte del merito di questa rivoluzione digitale è sicuramente da attribuire a Steve Jobs che ha previsto il futuro creando l’iPhone e l’iPad.