Ancora un colpo messo a segno in nome della libertà. Ancora una volta, la firma in calce all’aggressione informatica è quella degli Anonymous. Ancora una volta, a farne le spese è un ente governativo: a cedere sotto i colpi del gruppo di attivisti della Rete in questo caso è il Ministero della Difesa della Siria, sul cui sito web sono comparsi messaggi rivolti alla popolazione e di denuncia verso le atrocità messe in atto dal regime.
Gli Anonymous si schierano dunque dalla parte del popolo, applaudendo alla resistenza nei confronti del regime di Assad, le cui repressioni nel sangue hanno attirato negli ultimi giorni le attenzioni di tutto il mondo. Il messaggio degli Anonymous è un invito a non mollare, in quanto tutte le dittature, prima o poi, sono destinate a cadere, spinte alla fine dalla loro stessa violenza nei confronti delle opposizioni mosse dal popolo.
Alla popolazione della Siria: il mondo è con voi contro il regime brutale di Bashar Al-Assad. Sappiate che il tempo e la storia sono dalla vostra parte, i tiranni utilizzano la violenza perché non hanno altro, e più volenti sono più diventano fragili. Apprezziamo la vostra determinazione ad essere non violenti nonostante la brutalità del regime, e ammiriamo la vostra volontà di ottenere giustizia, non mera rivincità. Tutti i tiranni cadranno, e grazie al vostro coraggio Bashar Al-Assad è il prossimo.
Gli Anonymous si rivolgono poi ai militari, invitandoli a non rispondere agli ordini di coloro che chiedono loro di uccidere donne, bambini e anziani, in quanto il loro compito è quello di proteggere la popolazione siriana. L’esercito dovrebbe dunque fare corpo unico con i cittadini per porre fine al regime di Assad, le cui azioni hanno causato più danni al Paese che qualsiasi altro potenziale nemico esterno. Al messaggio gli Anonymous hanno poi affiancato immagini che mostrano chiaramente le crudeltà delle azioni di repressione messe in atto dal regime siriano, denunciandone le crudeltà e spingendo verso la liberazione della Siria.
Il tutto è apparso con alle spalle uno sfondo rappresentante la bandiera siriana al cui centro figura l’ormai celebre simbolo degli Anonymous, a dimostrazione del supporto da parte del gruppo di attivisti nei confronti della popolazione. Al momento il sito web del Ministero della Difesa non risulta essere raggiungibile, probabilmente per porre rimedio alle incursioni effettuate da alcuni membri del gruppo.