Con uno stringato comunicato postato sul loro profilo ufficiale di Twitter, Anonymous ha dichiarato guerra alla Russia. Il famoso movimento di hacker decentralizzato ha dunque deciso di scendere in campo, virtuale si intende, schierandosi dalla parte dell’Ucraina, che proprio in queste ore tra l’altro aveva lanciato un appello per chiedere aiuto e supporto ad aziende tech ed esperti di informatica per aiutarla a controbattere agli attacchi hacker dell’intelligence russa.
L’offensiva web di Anonymous
“Il collettivo Anonymous è ufficialmente in cyber guerra con il governo russo”, si legge sul profilo Twitter ufficiale del gruppo, che successivamente ha rivendicato una serie di attacchi informatici all’indirizzo di siti di enti governativi e televisioni russe. In particolare Anonymous sostiene di avere hackerato il sito dell’emittente RT News, oltre a quelli del Cremlino, del governo russo e della Duma, che in effetti ieri sono risultati inaccessibili per qualche tempo.
The Anonymous collective is officially in cyber war against the Russian government. #Anonymous #Ukraine
— Anonymous (@YourAnonOne) February 24, 2022
Anonymous non è nuova ad azioni come questa: in passato ricordiamo i suoi attacchi all’ISIS, quelli multipli al Governo USA con a capo di versi presidenti e perfino all’Italia, dove ha colpito ad esempio l’INPS, siti ministeriali e altri obiettivi nel corso degli anni. D’altronde Anonymous è una forza non controllabile, senza un centro, che oggi se la prende con la Russia, mentre domani con un altro governo o con una società privata.
Giusto ricordare l’unico principio che sottende le sue azioni, il rispetto della libertà di espressione e non solo: tracciare, bloccare, migliaia di account o decine di siti secondo criteri così personali e impossibili da razionalizzare è una reazione in grande stile ma comunque emotiva, forse poco utile o addirittura in taluni casi controproducente. E frenare l’entusiasmo. Proprio per non cadere nella logiche binarie terroristi-eroi nelle quali finiscono periodicamente una volta gli uni o gli altri.