Fine settimana molto intenso per le attività degli Anonymous, il noto gruppo di pirati informatici. Nel corso dello scorso weekend, i portali di Trenitalia e di Equitalia sono stati bloccati e messi offline proprio da Anonymous tramite il classico massiccio attacco DDoS. Nel mirino dunque due tra le più importanti e chiacchierate istituzioni italiane: i treni e la riscossione delle tasse. Per quanto riguarda l’attacco al portale di Trenitalia che ha gettato nel caos molti utenti, gli Anonymous hanno dato una curiosa rivendicazione per il loro operato.
I motivi del loro attacco sono da ricercarsi nella soppressione dei treni ICN che permettevano agevolmente di spostarsi lungo la penisola italiana accentuando così le differenze tra nord e sud.
Inoltre Trenitalia sarebbe responsabile, secondo gli Anonymous, di aver eliminato i treni per le classi deboli come gli operai e gli studenti, rincorrendo invece la più costosa alta velocità (riferimenti forse al recente caso TAV?). Per gli Anonymous dunque i treni non sono più per tutti, ma stanno divenendo per pochi con una situazione di fatto monopolistica. Accuse anche per RFI, la società delle FS, per l’ingiusto licenziamento di Bruno Bellomonte e un riferimento questa volta non velato al recente caso TAV.
Gli Anonymous hanno ovviamente rivendicato anche l’attacco a Equitalia. Su loro blog ufficiale troviamo tutti i dettagli della loro azione. Per il gruppo di pirati informatici
Siete un’anomalia tutta italiana,un azienda in teoria pubblica che si occupa della riscossione di (presunti) tributi dovuti all’Agenzia delle Entrate,che attuate con una ferocia inaudita e con pratiche quantomeno opinabili.
Impiegate mesi,spesso anni, per le più banali notifiche,facendo così lievitare a dismisura gli interessi dovuti.
A parer nostro inoltre, non potete permettervi di riscuotere agli inadempienti che dimostrino di essere indigenti quel poco che hanno per il loro sostentamento, è immorale e deprecabile.