Anonyupload, il tanto discusso servizio di file sharing che qualcuno aveva accostato al gruppo degli Anonymous, è come da copione partito in questi giorni. Sito legale o fake che ha sfruttato il caso Megaupload per farsi pubblicità? Ancora presto per dirlo, ma in queste prime ore della sua vita ci sono già alcuni aspetti nuovi e interessanti. Il primo è che Anonyupload ha già raggiunto i 20.000 utenti e che per il momento non sono più accettate nuove registrazioni sino a quando non verranno attivati nuovi server per gestire più utenze.
Grande successo? Parrebbe di si, ma gestire un network simile costa e il team di Anonyupload ha dunque riaperto le sottoscrizioni volontarie tramite Paypal che serviranno, parole loro, per compare nuovi server e garantire un migliore servizio.
Ma il dato più interessante sono le condizioni d’uso del servizio. Sebbene Anonyupload si ponga l’obbiettivo di emulare Megaupload garantendo il massimo anonimato per i propri utenti, sul loro neonato account Twitter si legge l’avviso di non caricare video sugli account FTP perché non sono in possesso dei dritti per farlo e che sarebbero costretti quindi a cancellarli forzatamente.
Una svolta legalista che fa sorridere, ma che non stupisce visto che i server del neonato network non si trovano solo in Paesi dove le leggi del Copyright sono facilmente aggirabili ma anche in Francia e Canada dove le leggi sui diritti d’autore sono ben più severe.
Ricordiamo che il servizio offerto da Anonyupload prevede l’apertura di un account FTP su cui caricare i propri file da condividere poi a piacere con la rete. Legale o Fake, vi consigliamo la massima attenzione sino a che la natura di questo portale non verrà dimostrata al 100%.