Non tutti i produttori di macchine fotografiche hanno il coraggio di puntare su due modelli simultaneamente, indicandoli entrambi come flagship (prodotti di punta, per dirla all’italiana). Lo ha invece fatto Fujifilm, al momento della presentazione della nuova X-T2, il 7 luglio a Parigi. Pronta finalmente a sbarcare anche in Europa, a settembre (€1.729,99 per il solo corpo oppure €2.039,99 in kit con l’obiettivo XF18-55mm), la Fujifilm X-T2 affianca infatti la X-Pro2, l’altra mirrorless prosumer della serie X presentata al grande pubblico appena qualche mese fa.
Il motivo è presto detto. A cinque anni di distanza dal lancio della prima mirrorless, e con una roadmap di sviluppo senza posa e numerosi successi di critica e di vendite, in Fujifilm sono certi che il futuro di questo formato sarà roseo. Lo dimostra il fatto che, oltre a interessare il mercato consumer, le nuove macchine fotografiche senza specchio stanno convincendo un numero sempre crescente di fotografi professionisti, i quali le utilizzano non più solo come alternativa tascabile alle loro reflex, ma spesso e volentieri come macchine principali per alcune tipologie di fotografia.
Ebbene, con la X-T2 Fujilfm vuole attirare a sé un numero ancora maggiore di utenti professionali andando a colmare il gap di performance rispetto alle reflex in ambiti quali sport, motorsport, natura, spettacolo, still life e foto in studio.
Come intendono farlo? Tanto per cominciare, con caratteristiche di primo livello, quali il sensore X-Trans CMOS III APS-C (lo stesso della X-Pro2) da 24,3 Megapixel, a cui si aggiungono il nuovo algoritmo dell’X-Pro Processor, un migliorato AF predittivo, 169 punti di messa a fuoco con rilevazione a fase (fino a un massimo di 325), una messa a fuoco più rapida in Live View (5 fps) e ISO12800 alla dotazione.
Tutto a portata di mano
Il robusto corpo macchina della X-T2 in lega di magnesio riprende il look “simil-reflex” della T1 ed è resistente a polvere, umidità e a temperature fino a -10°C.
I controlli principali sono tutti accessibili meccanicamente: velocità dell’otturatore, sensibilità ISO, compensazione dell’esposizione, modalità di scatto e di misurazione. Inoltre le ghiere di tempi e compensazione sono dotati di pulsante Lock & Release per evitare modifiche accidentali.
Tratto distintivo è l’introduzione di uno schermo LCD inclinabile in tre direzioni (su e giù durante le riprese orizzontali e verso l’alto durante quelle in verticale) andando a compensare una mancanza della serie X.
Meno evidente è poi l’importante novità rappresentata dal nuovo mirino elettronico Organic EL da 60 fps ad alta risoluzione (2,36 milioni di pixel e rapporto di ingrandimento 0,77x), che ha un ritardo di visualizzazione di soli 0,005 secondi e una luminosità massima raddoppiata rispetto al passato (con funzione di Regolazione Automatica della Luminosità). Inoltre la velocità di refresh di 60fps (o di 100fps in modalità Boost) consente di visualizzare un soggetto in movimento in maniera fluida.
La Fujifilm X-T2 è inoltre dotata di USB 3.0 socket, HDMI mini e doppio slot per schede SD (supporta anche UHS-2). Queste sono impiegabili in diverse modalità, contemporaneamente o indipendentemente l’una dall’altra: Sequenziale, Backup, RAW/JPG e Video Destination.
Power Grip
C’è poi da aggiungere il nuovissimo Vertical Power Booster Grip (VPB-XT2), anch’esso resistente a polvere, umidità e a temperature fino a -10°C, che non solo offre un altro pulsante di scatto, un altro joystick di messa a fuoco, i pulsanti AE-L, AF-L, le ghiere di comando e i tasti Q e Fn, per garantire l’operatività nella ripresa verticale, ma anche due batterie accessorie – ricaricabili in circa 2 ore – che aumentano da 340 fino a 1000 scatti l’autonomia della X-T2. Ma non solo.
Il Power Grip introduce anche la modalità Boost, che fa uso delle batterie extra per aumentare le prestazioni della fotocamera: lo scatto continuo passa da 8 a 11 fps, l’intervallo di scatto da 0,19 a 0,17 secondi, il ritardo dell’otturatore da 0,05 a 0,045 secondi, l’EVF da 60 a 100 fps e il blackout (il fastidioso effetto ben noto agli utenti delle precedenti serie X) da 0,130 a 0,114 secondi.
Video 4K
Un altro fronte sul quale la X-T2 introduce un cambiamento è quello dei video 4K, settore nel quale finora il costruttore nipponico non si era impegnato. Ora la nuova ammiraglia è in grado di supportare la registrazione di video fino a 100 Mbps sia in 4K sia in Full HD, processando circa 1,8 volte in più la quantità di dati necessari per produrre un filmato in Ultra HD (3840×2160 pixel) e 2,4 volte per un Full HD (1920×1080), per poi ridurli alla risoluzione finale. Il risultato è una qualità superiore.
Inoltre, per accontentare gli operatori video più esperti, Fujifilm ha anche introdotto l’uscita Clean HDMI per i video 4K, l’opzione log-gamma F-Log, che offre un ampio gamut colore, e la funzione audio monitoring su display. Infine, le modalità Simulazione pellicola sono disponibili anche per le registrazioni video in nove tipologie.
Prova in pista
Per permettere alla stampa internazionale di provare la X-T2 – e in particolare le nuove prestazioni con i soggetti in movimento – Fujifilm ha scelto il prestigioso circuito di Le Mans, in occasione della giornata dedicata alle auto d’epoca in pista.
Chiaramente, si tratta solo di un test parziale, dato il poco tempo a disposizione, tuttavia la X-T2 ha dimostrato prestazioni ambiziose per una mirrorless, garantendo una buonissima messa a fuoco rapida e continua (merito anche di alcuni preset introdotti per automatizzare il comportamento della fotocamera nelle situazioni più comuni).
Anche il Power Grip si è dimostrato assai valido in tal senso, permettendo di scattare a raffica sul soggetto in movimento tenuto sempre a fuoco. Certamente ha anche ridotto l’effetto blaskout nelle raffiche, ma qualcosa resta. Non è tale da rovinare l’esperienza d’uso, ma in situazioni particolarmente concitate – tipo un’auto che sfreccia – la breve chiusura può ancora infastidire.
Inoltre, trovandosi a fotografare nelle ore più luminose della giornata, è stato possibile avere un assaggio della gamma dinamica: il sensore non ha mostrato segni di sofferenza con i riflessi di luce su carrozzerie e visiere dei piloti, mentre i colori sono stati sempre ben compensati da uno dei preset di scatto.
I video sono una sorpresa piacevole: impostando tutto sull’automatico, la X-T2 ha dimostrato di saper registrare filmati fluidi, dai colori vivaci e dai dettagli davvero molto elevati. Non è la migliore del settore, ma come inizio va davvero bene.
Ottima la resa del display in Live View, che riporta immagini fedeli e in linea con le impostazioni scelte. Di contro, il mirino elettronico esalta i toni e i contrasti, creando un lieve gap fra inquadratura e risultato.
Infine, nonostante le tante impostazioni, l’usabilità è parsa ottima. Per prendere la mano con le impostazioni manuali basta poco tempo, mentre per sapersi muovere con disinvoltura fra le tante voci del menu ci vuole giusto un po’ di pratica, ma fortunatamente il menu Fujifilm si conferma fra i più intuitivi al mondo.
La portabilità è invece relativa. Se si impiega questa fotocamera con una focale corta, le dimensioni e il peso sono molto pratici. Se invece si monta il Power Grip e una focale lunga, peso e ingombro sono quelli di una reflex.
Flash, obiettivi e firmware
L’evento francese è stato utile anche per conoscere le altre novità di casa Fujifilm, a partire dal primo flash esterno per la serie X, il multifunzione EF-X500. Resistente a polvere e acqua e montato su slitta a caldo con numero guida di circa 50, è compatibile con lo scatto in sincrono con altre unità e supporta la modalità FP ad alta velocità. La testa è inclinabile fino a 90°, si abbassa di 10°, gira a sinistra di 135° e a destra di 180°. Sarà in vendita al prezzo indicativo di €569,99.
Simultaneamente, il pacchetto delle ottiche Fujifilm passa da 22 a 25, con l’aggiunta delle lenti XF23mmF2 R WR, medio-grandangolare da 35mm, XF50mmF2 R WR, medio-tele da 76mm, e XF80mmF2.8 R LM OIS WR, macro 1:1 e medio-tele da 122mm (tutti da intendersi equivalenti al formato 35mm).
In ultimo, si segnala l’aggiornamento del firmware, che introduce un nuovo algoritmo per l’autofocus, la sincronizzazione High Speed e le configurazioni multi-flash per l’EF-X500, la modalità Auto Power Off per gestione del consumo energetico, e una miglioramento alla correzione della parallasse del mirino ottico. L’aggiornamento riguarderà anche la X-Pro2.
Una nota a margine, ma comunque interessante: la Fujifilm X-T2 supporta il Tether Shooting Plug-in per Lightroom, che consente lo scatto remoto e il trasferimento automatico delle foto al computer, la Wireless Communication tramite l’app Remote Camera, per trasferire foto e video verso i dispositivi mobili, e l’app Remote Control, che permette di controllare in remoto, sempre da mobile, tempo di posa, esposizione, ecc.