L’Antitrust ferma anche gli aumenti di Wind dopo aver stoppato anche quelli degli altri gestori italiani. Come noto ai clienti dell’operatore arancione, Wind aveva avvisato che a partire dal 29 aprile i piani All Inclusive sarebbero diventati “Maxi” ottenendo 1 GB di traffico aggiuntivo ma ad un costo di 1,5 euro in più. Le offerte oggetto della rimodulazione erano: All Inclusive Fresh, All Inclusive Limited Edition, All Inclusive Special, All Inclusive Wind Unlimited e All Inclusive Young Edition.
A seguito di varie denunce, in particolare quella formalizzata da parte dell’ADUC, l’Antitrust ha disposto la sospensione provvisoria del servizio telefonico opzionale “All Inclusive Maxi” di Wind Telecomunicazioni e il relativo addebito a tutti i clienti che non hanno manifestato “un consenso espresso all’attivazione“. Secondo l’Autorità Garante della Concorrenza e del Mercato, Wind vincolerebbe i clienti a una nuova offerta che comporta un pagamento supplementare rispetto alla remunerazione concordata nel contratto principale, senza averne richiesto “preventivamente” il consenso e obbligandoli ad attivarsi per rinunciare a questo servizio. L’AGCM ha tenuto conto anche dell’elevato grado di offensività della condotta, in ragione del numero di utenti coinvolti (oltre un milione).
La società Wind dovrà comunicare entro sette giorni all’Antitrust l’esecuzione del provvedimento, inviando una dettagliata relazione per illustrare le misure adottate. In caso di inottemperanza, l’Autorità potrà applicare una sanzione pecuniaria da 10.000 euro a 5 milioni.
Per i consumatori trattasi, dunque, di un’altra vittoria importante che stigmatizza contestualmente l’attuale tendenza degli operatori italiani di porre in essere rimodulazione onerose per tutta la loro clientela.