Chris DiBona, open-source programs manager in Google, usa parole estremamente forti per respingere le accuse relative alla sicurezza del mondo open source e, in modo particolare, dei sistemi mobile. La reazione avviene tramite l’account Google+ di DiBona ed in risposta ad alcuni articoli che, spiega il diretto interessato, scagliano accuse infondate nei confronti soprattutto di Android.
DiBona, nello specifico, definisce “scammer e ciarlatani” coloro i quali sviluppano antivirus per Android. Secondo quanto spiegato, infatti, né Android, né tantomeno iOS o RIM necessitano di alcun antivirus. Le piattaforme mobile non sono scevre di problemi, ma al tempo stesso trattasi di problematiche minori e non tali da motivare la necessità di vere e proprie soluzioni antivirus nel senso inteso per il mondo desktop.
Sarà interessante a questo punto attendere l’eventuale risposta proveniente da nomi quali McAfee, F-Secure, AVG, Symantec, Kaspersky e tutti gli altri gruppi impegnati nella produzione di soluzioni di sicurezza per Android, verso i quali sono state rivolte parole di estrema durezza.
Varie ricerche hanno dimostrato nei mesi scorsi tanto il proliferare dei problemi di sicurezza su Android, quanto l’effetiva inefficacia dei software antivirus disponibili. Le parole di DiBona scaricano però la totalità delle accuse sul fronte dei produttori terzi, esprimendo per il sistema operativo Google piena assoluzione. Sono queste parole destinate a far discutere, poiché “scammer e ciarlatani” non sono parole che grandi gruppi dell’industria antivirus possono accettare di buon grado senza colpo ferire.