Wikimedia Italia, associazione senza fini di lucro che sostiene il progetto Wikipedia, è stata citata in giudizio dal parlamentare del Popolo della Libertà Antonio Angelucci in merito ad informazioni errate e, secondo lui, calunnianti, contenute nelle pagine, ora rimosse, dedicate a sé e al figlio Giampaolo.
La cifra chiesta come risarcimento è da record: 20 milioni di euro.
Al momento non è chiaro come i vertici di WMI intendano agire in loro difesa, anche se in un comunicato apparso nella sezione dell’enciclopedia riservata alle discussioni, viene ricordato come l’associazione non abbia alcuna responsabilità relativamente alle informazioni condivise dal popolo della Rete.
Sebbene per la prima volta ci si trovi di fronte ad una così ingente richiesta di rimborso in termini monetari, in passato Wikipedia aveva già avuto a che fare con la messa online di informazioni non corrette, a volte senza alcuna conseguenza, altre con lo spiacevole risultato di divulgare notizie dannose per la reputazione di celebrità o uomini politici.
Sulla pagina dedicata all’attore Riccardo Scamarcio, per esempio, venne aggiunto un capitolo in cui si raccontava della sua omosessualità. Tolta dopo pochi giorni, la notizia non creò comunque scalpore.
Il caso attuale è di ben altra portata e, se portato avanti nelle aule di tribunale, potrebbe finire con l’avere pesanti conseguenze sulla gestione della versione italiana di Wikipedia, oltre che segnare una contraddizione con quanto sostenuto dall’on. Roberto Cassinelli, compagno di partito di Angelucci che, proprio in questo periodo, si sta battendo per far conoscere e adottare i 17 punti che compongono l’Internet Manifesto, in merito al nuovo modo di fare informazione e giornalismo nell’era di Internet.