Il nuovo direttore dell’Agenzia per l’Italia digitale è Antonio Samaritani. Laureato alla Bocconi, con esperienze in IBM e Accenture, viene da Regione Lombardia, dove da quattro anni è responsabile dei sistemi operativi. A lui passa lo scettro lasciato da Alessandra Poggiani dopo neppure un anno e dimissioni burrascose. Sul tavolo dell’Agid, i piani dell’agenda digitale italiana.
Antonio Samaritani era emerso negli ultimi giorni come nome forte e gradito sia dalla Funzione Pubblica che da palazzo Chigi. Nella persona confluiscono infatti competenze tecniche informatiche – su cui difettava la Poggiani, materia di molto contendere nelle polemiche sul suo curriculum – sia una conoscenza profonda di come funziona – o non funziona – la pubblica amministrazione. La sua candidatura ha superato le altre 188 e ora dovrà trasferirsi a Roma in via Litz per questo nuovo incarico, che lo allontana dal Pirellone ma in realtà alza solo di un livello di governance ciò che Samaritani conosce bene.
L’Agid che farà?
Tutto sta ora a vedere cosa potrà fare Samaritani, abituato a sedere ai tavoli nazionali e internazionali sull’Open Government, dentro l’Agenzia per l’Italia Digitale, un sistema tanto interessante nel suo potenziale quanto delicato e complesso da gestire. I problemi/opportunità sono di due tipi: burocratici, come ad esempio l’imbarazzante questione dei contratti lasciati in essere da chi l’ha preceduto, e di sviluppo: il piano crescita digitale, lo Spid e Italia login sono progetti da portare avanti con una certa urgenza; inoltre va programmato tutto quanto finora non è stato fatto. Certamente il piano allegato alla sua candidatura contiene le idee per il prossimo futuro.
Insomma, buon lavoro.
La nomina del nuovo direttore di @AgidGov Antonio Samaritani, Congratulazioni e Buon Lavoro ! > http://t.co/2L00K5Gid1
— Paolo Barberis (@paolo_barberis) April 29, 2015