In poche ore sembra essersi improvvisamente districata una matassa che pareva alquanto complessa: vari gruppi erano attivi sul mercato alla ricerca di una zampata decisiva per un riassesto globale del mercato online, con l’advertising nel mirino ed i social network stretti in pugno. Varie storie sembravano incrociarsi e l’ultimo incrocio potrebbe aver silentemente preso forma nelle ultime ore, quando AOL ha ufficializzato l’acquisizione di Bebo.
Bebo è il terzo social network al mondo. Primo in un paese come l’Irlanda ed insignificante altrove, Bebo ha accumulato un’importanza sul mercato in qualche modo commisurabile a quella che è stata la spesa che America OnLine ha dovuto affrontare per l’operazione: se MySpace è valutato 15 miliardi e Facebook 10, Bebo è stato rilevato per 850 milioni (peraltro su un EBITDA di appena 5 milioni di dollari nell’anno 2007). Meno della quindicesima parte rispetto al leader del mercato, dunque, ma pur sempre con un esoso moltiplicatore (x 160) nel rapporto quotazione/EBITDA. L’operazione, però, potrebbe ipoteticamente maturare interessanti sinergie tali da maturare un valore maggiore per entrambe le parti in causa: l’arrembante Bebo e l’appesantita AOL sperano nel futuro.
I commenti sulla vicenda sono stati di segno opposto fin dalle prime ore. C’è chi vede nella mossa di AOL una sorta di mossa disperata per inseguire i grandi gruppi ormai partiti in fuga, ma c’è anche chi ritiene il passo Bebo un’importante occasione di rilancio per un gruppo che solo fino a poche ore prima sembrava destinato ad uno scorporo da Time Warner per cercare sistemazione altrove.
L’acquisizione operata da AOL, soprattutto, sembra aver tolto dal mercato AOL anche relativamente all’affair Yahoo: da tempo infatti si ipotizzava una possibile fusione tra i due gruppi, una sorta di exit way che Yahoo sembrava aver identificato pur di sfuggire dalla morsa rappresentata dall’offerta pubblica di acquisto lanciata da Microsoft. Non a caso proprio in queste ore i contatti tra Microsoft e Yahoo sembrano aver di nuovo preso il via. Con discrezione, senza annunci formali, le manovre sembrano essere cominciate e potrebbe essere il momento decisivo: l’acquisizione di Bebo ed una contemporanea fusione con Yahoo sarebbero due manovre troppo impegnative per poter essere digerite con efficacia in poco tempo.
Randy Falco, Chief Executive America OnLine, festeggia con entusiasmo l’approdo di Bebo alla corte del suo gruppo. Falco parla del social network come della carta in gradi di capovolgere l’inerzia del gioco portando nuovamente AOL al centro del mercato dell’advertising con maggiori possibilità rispetto al passato. Ma non tutti gli analisti concordano: i meccanismi del mercato potrebbero già essere inesorabilmente perduti, AOL potrebbe essere ormai fuori gioco, Bebo potrebbe non bastare per un ritorno da protagonista.