Un improvviso rumor, un’operazione di grande spessore: America OnLine (AOL) sta per far proprio TechCrunch, uno dei più importanti blog di tecnologia al mondo. Da una parte Tim Armstrong, il CEO che sta tirando fuori AOL dalla palude in cui il gruppo si era posizionata negli anni passati; dall’altra Michael Arrington, l’eclettico numero uno del blog TechCrunch, il quale potrebbe passare a monetizzare il successo ottenuto. E le firme potrebbero ormai essere prossime.
Nessuna cifra sul tavolo al momento: sarebbe questo uno scoop tipicamente proprio dei contenuti TechCrunch, ma al momento le parti in causa hanno glissato ogni commento e tutto tace. Ci si attende però una parola ufficiale già entro le prossime ore: Tim Armstrong e Michael Arrington, infatti, saranno compresenti all’evento TechCrunch Disrupt iniziato oggi e potrebbero quindi annunciare il grande passo occupando in contemporanea la scena.
Per AOL si tratta di un’operazione strategica molto importante che segue la precedente acquisizione di Weblogs. Ad operazione conclusa, quindi, AOL avrà in mano tanto TechCrunch quanto Engadget, due tra i principali nomi del settore, e con questi tenterà di risalire la china racimolando traffico da monetizzare tramite i propri canali di advertising. Il solo TechCrunch vale oggi 9.2 milioni di visitatori mensili e 30 milioni di pagine viste (dati dello scorso gennaio).
AOL da tempo indicava tra le proprie strategie di crescita nuove acquisizioni nel settore. Altri colloqui sarebbero stati intessuti con altri grandi nomi (Mashable tra gli altri), ma la scelta sarebbe ricaduta infine su TechCrunch. Sebbene nessuna firma sia stata confermata, Robert Scoble avanza già una stima pari a 50/75 milioni di dollari il valore del passaggio di consegne, ed un dubbio:
La fine di un’era per i blog tecnologici?
Parte della risposta arriverà nelle prossime ore con l’ufficializzazione dell’operazione, parte arriverà invece soltanto tra qualche mese, quando un nuovo equilibrio sarà stato trovato e potrà essere chiaro il nuovo ruolo e la nuova identità di TechCrunch sotto l’ombrello AOL.