Chi credeva che il crollo di AOL Time Warner si sarebbe arrestato con la perdita record del primo trimestre 2002 (50 miliardi di dollari, il peggior risultato della storia statunitense), dovrà ricredersi: il colosso delle comunicazioni ha fatto appena registrare un nuovo record assoluto: 99 miliardi di dollari di perdite per l’intero 2002.
Come al solito, si tratta principalmente di valori contabili: 54 miliardi di dollari risultano a causa delle nuove regole statunitensi sulla compilazione dei bilanci, mentre altri 45 miliardi circa derivano dai carichi relativi al deprezzamento della divisione America Online. Cifre che tuttavia non mancheranno di avere un forte contraccolpo psicologico sugli azionisti, già esasperati, e sulla vecchia dirigenza di Time Warner, ormai stanca della palla al piede costituita da AOL.
La prima conseguenza della perdita record sembra essere, difatti, la partenza di Ted Turner, fondatore di CNN e ultimo nome in una lista di abbandoni eccellenti comprendente tutti i protagonisti della fusione AOL Time Warner avvenuta appena due anni fa. All’inizio del mese era stato Steve Case, fondatore di America Online, a lasciare la presidenza del gruppo. Per la successione era stato fatto insistentemente il nome dello stesso Turner, poi scavalcato dall’amministratore delegato Dick Parsons. Annunciando il suo ritiro, che avrà effetto a partire da maggio, Turner si è comunque detto fiducioso che «la compagnia sarà capace di andare avanti e di raggiungere il suo vero potenziale».