Un’altra batosta per l’immagine di America Online, il più grande provider statunitense: dopo aver fatto registrare per il 2002 una perdita netta di 99 miliardi di dollari, record nella storia degli Stati Uniti, l’ISP dichiara ora per la prima volta una flessione negli abbonamenti.
Da dieci anni, il numero di clienti di America Online era cresciuto senza sosta, fino a raggiungere quota 35 milioni. Nel quarto trimestre del 2002 l’inversione di tendenza, con la fuga di 170 mila abbonati. La cifra è relativamente bassa, ma il colpo simbolico all’immagine del provider è significativo. Ed inoltre, potrebbe essere il primo segnale della difficoltà da parte di AOL di convertire la sua incontrastata leadership nel settore delle connessioni dial-up verso la banda larga. Un utente dial-up su tre negli USA è abbonato ad AOL; questo rapporto scende ad uno su trenta se si parla di banda larga.
Dal canto suo, il provider tende a minimizzare. Secondo quanto dichiarato dai suoi dirigenti, AOL avrebbe semplicemente interrotto le sottoscrizioni, volendo concentrarsi sui clienti a pagamento, piuttosto che su quelli che sfruttano la connessione in prova gratuita. Il capo delle operazioni finanziarie, Wayne Pace, ha dichiarato che la compagnia si attende una forte crescita delle sottoscrizioni nel corso del 2003.