Una ricerca condotta dalla nota agenzia Pew Internet & American Life Project lascia emergere una sensazione (più che una previsione) dai contorni decisamente plumbei. Il sondaggio, condotto da Susannah Fox, Janna Quitney Anderson e Lee Rainie, indaga con 24 domande circa la sensazione che si ha sul futuro della Rete. La conclusione ha accenti apocalittici: entro circa un decennio la rete vivrà un attacco come mai prima se ne sono registrati.
Ad un primo giudizio superficiale viene da giudicare il tutto come uno scherzo di dubbio gusto, ma i numeri trovano sostanza sia nelle motivazioni che nella fonte delle risposte. Il sondaggio è stato infatti rivolto a 1286 persone considerate di tutto rispetto nel settore Internet (il report finale sottolinea come la metà di essere rappresentino la comunità pionieristica del web). Se le risposte sono dettate da una sensazione più che da un vero e proprio sillogismo, rimane il fatto che il tutto emerga da personalità a diretto contatto con il web ed in costante relazione con la sua funambolica crescita.
Senza scomodare il distinguo tra “apocalittici” e “integrati” con cui Eco in suo noto testo ha diviso gli approcci interpretativi dati al futuro ed alla tecnologia, rimane un certo stupore nel notare una così vasta sponda unita nel “sentire” la prossimità di un evento catastrofico. Nel sondaggio i contorni apocalittici hanno infatti decisamente la meglio: il 66% degli intervistati crede nell’ipotesi del disastro, l’11% respinge in toto questa ipotesi ed il 7% ne smorza semplicemente i contorni (un attacco di grandi dimensioni è cosa probabile, ma non è credibile un effetto eccessivamente deleterio sull’intera struttura).
L’inchiesta prosegue con risultati maggiormente ambigui e dibattuti: applauditi blog e motori di ricerca, deplorato il digital divide, previsti grandi cambiamenti che la Rete imporrà alle strutture tradizionali (soprattutto nel campo dell’informazione). Con una scala da 1 a 10 l’agenzia ha infine valutato l’incidenza che Internet avrà sul futuro di particolari aspetti della società: mentre in campo religioso l’incidenza del web è valutata 4.69, in politica l’incidenza sale a 7.39; nel settore “publishing” l’indice sale a 8.46, mentre 7.98 è il grado di incidenza valutato in ambito educativo.