Apple sembra aver apportato la scorsa settimana alcune importanti modifiche all’algoritmo che gestisce le ricerche all’interno di App Store. Secondo alcune testimonianze, il sistema è sembrato dare maggiore peso alle votazioni degli utenti e al testo descrittivo di ogni applicazioni, mettendo in secondo piano il nome del software. Una novità che ha reso per qualche giorno la vita difficile a un numero non trascurabile di sviluppatori.
Pare infatti che alcune app siano letteralmente sparite tra i risultati di una ricerca effettuata con il loro nome, causando così un volume inferiore di click da parte degli utenti, con ovvie conseguenze sui download e sui guadagni per chi si occupa della loro creazione. La situazione sembra però essere tornata alla normalità, con Apple che avrebbe fatto un repentino dietrofront in seguito alle proteste ricevute.
Sulle pagine del sito CultOfMac sono raccolte alcune testimonianze sulla vicenda, tra le quali spicca quella di Tomasz Kolinko, sviluppatore responsabile di Love Letter Writer e analista per il sito Appcode.es.
La nostra applicazione, Love Letter Writing, ha sempre avuto “advice” tra le parole chiave, ma Apple non l’ha più mostrata nei risultati fino a oggi. Abbiamo appena ricontrollato e le modifiche introdotte sembrano non essere più valide. Ad esempio, cercando “Instagram Camera” compare di nuovo Instagram, mentre per “Writing Advice” è tornato il nostro software.
In passato, raggiungere una buona posizione nelle ricerca garantiva un buon successo. Ci si guadagnava. Se Apple continuerà a cambiare queste regole con una certa frequenza gli sviluppatori non potranno più sentirsi al sicuro.